La galassia Fantasma tra Hubble e James Webb

Mega ciao!

Vi presento la Galassia Fantasma, per gli amici M74, situata nella costellazione dei Pesci a circa 32 milioni di anni luce di distanza da noi. La galassia è vista di faccia, quindi è l’ideale per studiare l’origine e l’evoluzione delle spirali. Quest’immagine è stata ottenuta sovrapponendo dati ottenuti dall’Hubble Space Telescope nell’ottico e dal James Webb Space Telescope nel medio infrarosso. Ogni colore rappresenta dettagli diversi e ci permette di apprezzare le varie componenti della galassia. In particolare, possiamo vedere la polvere cosparsa nei bracci a spirale (in rosso e aracione, in cui quest’ultimo denota la polvere più calda), le stelle giovani nei bracci a spirale e nel nucleo (in blu), le stelle più massicce e vecchie nelle regioni centrali della galassia (in azzurro e verde) e bolle di formazione stellare che attraversano i bracci a spirale (in rosa). I nuovi dati del James Webb Space Telescope permetteranno di misurare accuratamente massa ed età degli ammassi stellari e di comprendere meglio la natura dei piccoli granelli di polvere che cospargono lo spazio interstellare.

Volete saperne di più? Vi ricordo che sono aperte le iscrizioni al nostro Corso Base di Astronomia Online che partirà il 26 ottobre. I posti disponibili sono limitati. Per informazioni scrivetemi su messenger. Per iscrivervi inviate una mail all’indirizzo astrofilidischio@gmail.com entro il 10 ottobre.

A presto!

Sara

M74 (Image credits: NASA/ESA)

Artemis I: lancio annullato

Mega ciao!

Purtroppo per problemi tecnici il lancio di Artemis I previsto per le 8:33 EDT è stato annullato. Tranquilli però. La navicella non è esplosa e sta bene. E’ stabile sulla rampa di lancio. Il suo elettroencefalogramma non è ancora piatto. A quanto pare la prossima finestra utile per il lancio sarà il 2 settembre. Attendiamo quindi fiduciosi che alla NASA capiscano cos’è andato storto, sistemino i problemi e ci diano la bella notizia che siamo “Go” per il lancio!

Vi ricordo che sono aperte le iscrizioni per il nostro Corso Base di Astronomia Online che partirà il 26 ottobre. Per informazioni scrivetemi su messenger. Per iscrivervi inviate una mail all’indirizzo astrofilidischio@gmail.com entro il 10 ottobre.

A presto!

Sara

Eventi fantastici e dove trovarli

Mega ciao!

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato all’osservazione del Sole oggi!

Domani invece sarà un grande giorno. Alle ore 8:33 EDT partirà la missione Artemis I, che farà da trampolino di lancio per il ritorno dell’essere umano sulla Luna. La missione sarà senza equipaggio, per testare tutti i sistemi della capsula. Sarà bellissimo! Se tutto andrà secondo i piani, tra tre anni Artemis III allunerà in uno dei 13 siti nei pressi del polo sud lunare annunciati la settimana scorsa.

Vi ricordo che per l’osservazione pubblica notturna del 3 settembre abbiamo esaurito la possibilità di prenotare l’accesso in cupola. Potrete comunque accedere liberamente ai telescopi esterni.

Sono invece aperte le iscrizioni al nostro Corso Base di Astronomia Online che partirà a fine ottobre. Per informazioni scrivetemi pure su messenger. Per iscrivervi inviate una mail all’indirizzo astrofilidischio@gmail.com entro il 10 ottobre (i posti sono limitati).

A presto!

Sara

Artemis ! sulla rampa di lancio (Image credits: NASA)

Notizie dal cratere Jezero

Mega ciao!

Mentre il James Webb ci regala immagini e dati mozzafiato, #Perseverance continua la sua passeggiata attraverso le lande desolate del cratere Jezero. Vi ricordate che qualche mese fa la #NASA ha pubblicato la notizia che sono state trovate delle rocce chiaramente portate nel cratere dall’acqua?

Due giorni fa è stata annunciata un’altra grande scoperta: il cratere è costituito da rocce vulcaniche che hanno interagito con l’acqua. In particolare, ci sono due tipi di rocce: alcune si sono formate nel sottosuolo marziano a partire dal magma, mentre altre sono dovute ad attività vulcanica sulla superficie del pianeta. Perchè è importante questa scoperta?

Le rocce magmatiche sono composte da cristalli che contengono informazioni che permettono di determinare il momento in cui si sono formate. Inoltre, ci permetteranno di capire in quale periodo il cratere era coperto da un bel lago. Di conseguenza, i dati di Perseverance risponderanno ad una domanda fondamentale: quand’è avvenuta la transizione climatica che ha portato da condizioni favorevoli alla presenza di laghi e fiumi all’attuale clima freddo e secco?

Il rover ha inoltre usato due strumenti, il laser SuperCam e il radar RIMFAX, per determinare la composizione delle rocce presenti nel cratere. SuperCam è dotato di un laser in grado di vaporizzare le rocce, che può distruggere un obiettivo piccolo come la punta di una matita situato a 7 metri di distanza. Il vapore risultante dalla distruzione delle rocce viene poi analizzato in luce visibile e nel vicino infrarosso con uno spettrometro per determinare la composizione chimica. E’ stato scoperto che l’acqua ha alterato le rocce presenti nel cratere, ma non in ogni campione analizzato. Questo può essere dovuto a due fattori: o alcuni strati rocciosi erano isolati dall’acqua del cratere o l’acqua è stata presente per un tempo limitato. RIMFAX invece permette di ottenere dettagli sul sottosuolo fino ad una profondità di 15 metri. I dati mostrano che ci sono strati rocciosi inclinati fino a 15°. Capire come sono disposti questi strati permetterà di costruire una linea temporale della formazione del cratere Jezero.

A presto!

Sara

Immagine ravvicinata della roccia Foux situata nel cratere Jezero (Image credits: NASA)

JWST, pianeti extrasolari e anidride carbonica

Mega ciao!

Il James Webb Space Telescope continua a produrre risultati straordinari. Vi ricordate che uno degli obiettivi è di osservare le atmosfere dei pianeti extrasolari?

Durante l’annuncio delle prime immagini pubblicate è stato presentata l’atmosfera di un pianeta in cui sono state trovate tracce di acqua. Ieri invece è stata annunciata un’altra scoperta. Nell’atmosfera di WASP-39 b è presente anidride carbonica! Perchè è importante questa notizia?

E’ la prima volta che troviamo anidride carbonica in un pianeta esterno al Sistema Solare. Come hanno ottenuto questo risultata?

Il James Webb Space Telescope utilizza una tecnica chiamata spetttroscopia di trasmissione. In pratica, se l’orbita del pianeta giace lungo la nostra linea di vista, in alcuni periodi transiterà davanti alla sua stella. La luce della stella attraverserà gli strati esterni dell’atmosfera del pianeta e arriverà poi fino a noi. Nel suo spettro saranno quindi presenti le righe spettrali corrispondenti agli elementi/molecole che compongono l’atmosfera del pianeta. Quali sono le caratteristiche di WASP-39 b?

E’ un pianeta gioviano caldo, con una massa pari ad un quarto di quella di Giove e un raggio di 1.3 raggi gioviani, che orbita attorno ad una stella simile al Sole situata nella costellazione della Vergine a circa 700 anni luce di distanza da noi. La sua temperatura è di circa 900°C ed orbita talmente vicino alla sua stella che il periodo orbitale è di poco più di 4 giorni terrestri.

Volete saperne di più?

Iscrivetevi al nostro Corso Base di Astronomia Online in partenza a fine ottobre inviando una mail all’indirizzo astrofilidischio@gmail.com

A presto!

Sara

Lo spettro di WASP-39 b (Image credits: NASA)

Il James Webb tra aurore e photobomb

Mega ciao!

Benvenuti ad una nuova puntata di “Vedo un’immagine ripresa dal James Webb Space Telescope, mi emoziono e piango”. Anche questo giro il grande protagonista è il pianeta gigante del Sistema Solare: Giove. Vi ricordate che qualche settimana fa è stata pubblicata quell’immagine spettacolare in cui si vedevano gli anelli di Giove? Pensavate che non sarebbero riusciti a fare di meglio?

Invece, ce l’hanno fatta. Il James Webb Space Telescope è riuscito a riprendere le aurore di Giove, che potete vedere nelle regioni azzurre ai poli del pianeta. Andando ad analizzare il tutto più nel dettaglio si distinguono perfettamente la grande macchia rossa, gli spettacolari cicloni gioviani, gli anelli, alcuni satelliti, la luce data dalla diffrazione delle aurore e, a sinistra, una banda luminosa data dalla presenza di Io, una delle quattro lune principali di Giove. Adesso ingrandite la foto e focalizzate la vostra attenzione sull’aurora vicina al polo sud. Vedete che appena sopra le bande azzurra e bianca c’è una macchiolina azzurra? Quella è l’impronta magnetica di Io, generata da corrente elettrica prodotta dal satellite che fluisce lungo il campo magnetico di Giove e rimbalza dentro e fuori dall’alta atmosfera del pianeta. I colori invece perchè sono così strani?

L’immagine è stata ripresa nel vicino infrarosso, una banda dello spettro elettromagnetico invisibile all’occhio umano. I diversi colori rappresentano lunghezze d’onda diverse: il rosso indica le lunghezze d’onda più lunghe, mentre il blu indica quelle più corte. C’è qualcos’altro di particolare?

Certo! Ingrandite di nuovo l’immagine e focalizzatevi sulla parte inferiore. Vedete che nel nero di fondo ci sono delle sorgenti. Alcune sono un po’ nebulose. Cosa saranno mai?

Pare siano galassie di sfondo che, come Nicolas Cage, si divertono a fare i photobomb.

Volete saperne di più? Vi ricordo che sono aperte le iscrizioni per il #CorsoBasediAstronomiaOnline che partirà a fine ottobre. Per info e iscrizioni inviate una mail all’indirizzo astrofilidischio@gmail.com

A presto!

Sara

La Danza Cosmica

Mega ciao!

A circa 89 milioni di anni luce di distanza nella costellazione dell’Aquario due galassie stanno danzando insieme da milioni di anni e si stanno fondendo tra loro. Questa meravigliosa danza cosmica ha prodotto diverse code gravitazionali. A causa dell’interazione le stelle e il mezzo interstellare sono stati strappati dalle loro posizioni originali e la morfologia delle due galassie è stata sconvolta per sempre. Uno degli elementi più sensazionali di questo scontro spaziale è che ospita la coppia di buchi neri supermassicci più vicina a noi. I due oggetti sono separati da soli 1600 anni luce e sono destinati a fondersi in un buco nero ancora più massiccio tra circa 250 milioni di anni. Volete saperne di più sulle galassie e le fusioni spaziali?

Iscrivetevi al nostro Corso Base di Astronomia Online che partirà il 26 ottobre. Per informazioni scrivetemi su messenger. Per iscrivervi inviate una mail all’indirizzo astrofilidischio@gmail.com

entro il 10 ottobre.

A presto!

Sara

NGC 7727 (Image credits: ESO VLT)

Una ruota di carro nello spazio

Mega ciao!

Torniamo con una nuova edizione di “Vedo un’immagine ripresa dal James Webb Space Telescope, mi emoziono e piango!”. E direi che si riprende col botto. Questa è la galassia “Ruota di Carro”, per gli amici ESO 350-40, situata nella costellazione dello Scultore a circa 500 milioni di anni luce di distanza da noi. L’immagine è stata ripresa nel medio infrarosso e ci mostra dettagli incredibili! Vedete la forma strana della galassia? Di solito le galassie non sono così. La bizzarra morfologia è dovuta alla collisione ad alta velocità tra una galassia a spirale e una più piccola. Nell’immagine si nota la presenza di due anelli: uno interno molto brillante e uno esterno più debole ed esteso. Le regioni centrali sono caratterizzate dalla presenza di un’enorme quantità di polvere e di ammassi stellari giovani. L’anello esterno, che si sta espandendo da circa 440 milioni di anni, è dominato da formazione stellare e supernovae. L’immagine rivela regioni ricche di idrocarburi, altri composti chimici e polvere costituita da silicati. Se ci pensate bene tutti questi dettagli vi stanno raccontando la storia del passato turbolento di questa galassia.

Vi ricordo che oggi pubblicheremo una grande novità!

Restate collegati 😉

A presto!

Sara

ESO 350-40 (Image credits: NASA)

Emozioni spaziali

Mega ciao!

Avete presente quando siete in osservatorio, state osservando Giove o Saturno e vi chiedono se è quindi questi due pianeti influenzano l’umore? Da bravi e sensibili astronomi/astrofili a questo punto sentite Newton, Galileo, Keplero, Herschel e Einstein rivoltarsi nella tomba. I due giganti gassosi, gli altri pianeti del Sistema Solare e le stelle non esercitano alcuna influenza sulle nostre vite. Se le cose vanno male non possiamo dare la colpa a loro. Però, pensandoci bene, ci sono dei momenti in cui Giove e Saturno possono influenzare qualcuno, ma attenzione: non influenzano tutti. Solo pochi eletti (a Neo, Trinity e Morpheus piace questo elemento) risentono degli effetti di questi pianeti. Sapete chi sono questi prescelti? No? Ve lo dico io! Sono astrofili, astronomi e astrofisici. Quindi tranquilli: voi che seguite questa pagina siete tra i fortunati! Adesso vi starete chiedendo cos’ho fumato per scrivere certe cose, ma la domanda che dovreste porvi è: quando ci influenzano Giove e Saturno? Pronti per la risposta?

Giove e Saturno ci influenzano ogni volta che la NASA pubblica una nuova immagine ripresa dalle sonde Juno e Cassini. In questi casi rimarrete a bocca aperta, vi emozionerete tantissimo e, se siete un po’ pazzi come me, sarete felici per il resto della giornata! Oggi per esempio è arrivata questa immagine di vortici gioviani, situati al polo nord del pianeta. Queste tempeste sono alte circa 50 km e hanno un diametro di centinaia di chilometri. La cosa pazzesca però sono i colori e le forme dei vortici e delle nuvole circostanti. Sembra che Van Gogh si sia trasferito nello spazio e abbia dipinto l’atmosfera del gigante gassoso del nostro Sistema Solare.

Semplicemente fantastico! Adesso vado a dormire felice tra questi vortici gioviani.

Buonanotte!

Sara

Vortici al polo nord di Giove (Image credits: NASA)

Spettri fantastici e dove trovarli

Mega ciao!

A quanto pare piango anche quando vedo gli spettri del James Webb Space Telescope. Questo è lo spettro di WASP-96 b, un pianeta gioviano caldo che orbita attorno ad una stella di tipo G a circa 1150 anni luce di distanza da noi. Il pianeta ha una massa di circa 0.48 masse gioviane, un raggio di 1.2 raggi gioviani e orbita attorno alla sua stella in 3.4 giorni terrestri. Come si ottiene lo spettro di un esopianeta?

Se l’orbita giace lungo la nostra linea di vista, il pianeta passerà tra noi e la sua stella. Durante il transito, una parte della luce della stella attraverserà gli strati dell’alta atmosfera del pianeta e arriverà fino a noi. Durante il passaggio sarà parzialmente assorbita dagli atomi e dalle molecole presenti in atmosfera, quindi si formeranno delle righe di assorbimento che corrispondono ai componenti dell’atmosfera del pianeta. Cosa si vede nello spettro di WASP-96 b?

Lo spettro, oltre a confermare proprietà fisiche già note del pianeta, ci mostra la presenza di acqua. La cosa interessante è che dallo studio delle righe spettrali sarà possibile stimare la quantità di acqua presente nell’atmosfera del pianeta. Questo risultato è pazzesco e la tecnica sarà utilizzata per lo studio delle atmosfere di molti altri pianeti extrasolari, con l’obiettivo di cercare la vita.

Vi ricordo che la prossima osservazione pubblica notturna presso il nostro osservatorio sarà il

6 agosto.

Per prenotare il vostro posto in cupola inviate una mail all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

A presto!

Sara

Lo spettro di WASP-96 b (Image credits: NASA)