Don Francesco Faccin

Don Francesco Faccin
Don Francesco Faccin

Don Francesco Faccin nacque a Schio il 3 settembre del 1871. Frequentò il corso teologico nel Seminario di Vicenza e fu ordinato Sacerdote nel 1895 e venne mandato quale Cappellano e Maestro Comunale a Lupia di Sandrigo, ma ritornò presto a Schio per motivi di salute.

Fin da giovane fu appassionato di matematica e astronomia, materie a cui poté dedicarsi grazie alla nomina di archivista parrocchiale. Dopo aver fondato, insieme a Mons. Rodolfi, la “Rivista di fisica, matematica e scienze naturali”, don Francesco prese posto nel 1900 tra i massimi cultori delle scienze astronomiche, attirando l’attenzione di vari corpi scientifici internazionali. Collaborò col cardinale Pietro Maffi per aggiornare, rivedere ed illustrare il volume “Nei Cieli”, che ricevette un’ottima recensione da parte di Giovanni Schiaparelli, un astronomo molto famoso per aver mappato la superficie di Marte.

Nel 1903 inventò l’Eliocronometro “Faccin”, uno strumento per la determinazione dell’ora precisa tramite il Sole. Nel 1905 inventò un nuovo Planisferio ad uso della Marina, strumento che permette il calcolo dell’ora vera di bordo, dal confronto della quale con l’ora del primo Meridiano si ottiene la longitudine della nave. Il 30 agosto 1905, anche se non disponeva di grandi finanze, riuscì ad andare a Palma di Maiorca, nelle Isole Baleari, per osservare l’eclisse totale di Sole e successivamente pubblicò un resoconto con i risultati di questa osservazione.

Nel 1908 fu chiamato dal Papa alla Specola Vaticana ma la sua salute sempre malferma non gli permise di accettare l’incarico. Nel 1911 gli venne offerto il posto di professore e direttore dell’Osservatorio del Seminario interdiocesano di Catanzaro ed il posto di collaboratore dell’Osservatorio di Montecassino, ma dovette rifiutare di nuovo per le sue condizioni di salute.

Nel 1908 la regina Margherita di Savoia gli regalò un cannocchiale di 122 mm di apertura con una montatura equatoriale, strumento che non poté usare per parecchio tempo perché non era ancora riuscito a farsi costruire una piccola specola. Sebbene sia stato oggetto di persecuzioni da parte di invidiosi e ignoranti non perse mai la passione per l’astronomia e per la scienza che lo portò a realizzare più di 70 scritti astronomici. Don Francesco Faccin morì a soli 51 anni il 21 ottobre 1922.