Una supernova lontana

Mega ciao!
Lo so, sono un po’ monotona, ma M82 è la mia galassia preferita quindi ogni tanto devo farla rispuntare fuori. In questa immagine, ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble, potete vedere l’eco di una supernova di tipo Ia esplosa nella galassia. Le supernove di tipo Ia hanno un’origine particolare. Infatti non provengono dalla morte di stelle massicce ma dall’esplosione di una nana bianca. Come mai le nane bianche esplodono? Di solito non lo fanno, ma se si trovano in un sistema binario, cioè legate gravitazionalmente ad un’altra stella, possono accrescere la loro massa a spese della compagna. Una volta raggiunta una massa critica, chiamata massa limite di Chandrashekhar, corrispondente a 1,46 masse solari, tirano un bel botto. La supernova in M82 è esplosa nel 2014. L’eco luminoso che vediamo arriva dal guscio di gas che ha liberato nello spazio e che dista dai 300 ai 1600 anni luce dalla supernova.
A presto!

Sara

Oumuamua

Mega ciao!
Tenetevi pronti perchè questa settimana pubblicherò le date del corso di astronomia per bambini che partirà nel 2018.
Intanto vi lascio con questa notizia: è stato scoperto un oggetto interstellare che sta transitando nel nostro Sistema Solare. Si chiama Oumuamua (la rappresentazione artistica qui sopra arriva dal sito della NASA), è un asteroide dalla forma allungata di provenienza ignota. Sembra infatti che non fosse legato a nessun sistema planetario e che se ne stesse andando a zonzo da solo per la Via Lattea. Ha un colore rosso, ad indicare che l’oggetto è completamente inerte, e non è circondato da polvere o gas. Inoltre è composto da roccia e metalli, senza tracce d’acqua o di ghiaccio. La sua superficie è stata arrossata dall’esposizione ai raggi cosmici. Questo corpo bizzarro, molto diverso dai nostri asteroidi, sta attraversando il Sistema Solare con una velocità di 38,3 km/s.
A presto!

Sara

Quanto siamo nerd Vol. 5

Mega ciao!
Benvenuti alla nuova puntata di: Quanto siamo nerd! Nell’immagine, ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble, potete vedere due getti di materiale, diretti in versi opposti, provocati da una stella appena nata. Qui la stella non è visibile perchè è oscurata dal gas e dalla polvere della nebulosa. Gli astronomi in questo oggetto molto particolare hanno visto la spada laser doppia con cui SPOILER ALERT

Darth Maul ha ucciso Qui-Gon Jinn nel film “Star wars ep. I: La minaccia fantasma”.
Preparatevi psicologicamente perchè dalla prossima volta parleremo delle attività che stiamo organizzando per il 2018.
A presto!

Sara

Quanto siamo nerd Vol. 4

Mega ciao!
Benvenuti ad una nuova puntata di: Quanto siamo nerd!
Nella foto, ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble, potete vedere una bellissima nebulosa nota come “Montagna Solitaria”. La Montagna Solitaria è il regno dei nani, conquistato dal drago Smaug, che Thorin Scudo di Quercia, figlio di Thrain, cercherà di riconquistare nel libro “Lo hobbit”, scritto dal grande J. R. R. Tolkien. La Montagna Solitaria spaziale si trova a 7500 anni luce di distanza, in una fabbrica di stelle nota come nebulosa della Carena. Il pilastro di polvere e gas ha dimensioni molto elevate, circa 3 anni luce, ma le stelle appena nate all’interno della nebulosa lo stanno piano piano distruggendo.
A presto!

Sara

Quanto siamo nerd Vol. 3

Mega ciao!
Eccoci per un’altra puntata di: Quanto siamo nerd!
In queste immagini potete vedere la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, riprese della missione Rosetta. La sonda ha analizzato la cometa da cima a fondo e ne ha prodotto una mappa completa. Tutte le regioni della 67P sono intitolate alle antiche divinità egizie, ma una in particolare è stata dedicata al sacerdote Imhotep, che molti di voi ricorderanno come lo scatenatore delle piaghe d’Egitto nel film “La mummia”. Scherzi a parte, Imhotep è stato un architetto, medico ed astronomo vissuto durante la terza dinastia, tra il 2980 e il 2900 a.C. Nella regione Imhotep, la sonda ha scoperto ghiaccio d’acqua ed un terreno che presenta una storia burrascosa, con buchi nel suolo lasciati dall’espulsione di materiale, massi di diverse dimensioni e, in alcune zone, terreno sabbioso.
A presto!

Sara

Quanto siamo nerd Vol. 2

Mega ciao!
Seconda puntata della serie: Quanto siamo nerd!
La sonda New Horizons ha mandato mappe dettagliate di Plutone e Caronte. Quest’ultimo è il satellite più grande del pianeta nano e la sua superficie si è rivelata costellata di crateri, con presenza di canyon e di regioni con colori particolari. Gli astronomi hanno cercato dei nomi provvisori per queste regioni nei migliori film fantasy e di fantascienza. Troviamo una regione denominata Mordor, il regno di Sauron, meta del viaggio di Frodo nel libro “Il signore degli anelli”. Poi troviamo crateri intitolati ai personaggi di Star Wars: i crateri Organa (Leia), Vader (il lato oscuro della forza è molto potente qui) e Skywalker. C’è ovviamente spazio anche per Star Trek a cui sono stati intitolati i crateri Kirk, Spock, Uhura, Sulu e Clarke e la piana Vulcan. E come dimenticare Alien? Alla navicella Nostromo è stata intitolata una regione, mentre alla mitica Ripley è toccato un cratere. Ai signori del tempo di Doctor Who vanno invece il cratere Tardis e Gallifrey Chasma.
Insomma ce n’è per tutti i gusti!
Restate con noi per la terza puntata di “Quanto siamo nerd!”
A presto!

Sara

 

L’Elmo di Thor

Mega ciao!

La settimana scorsa è uscito il film “Thor: Ragnarok” e, dato che noi astronomi/astrofili siamo un po’ nerd, festeggiamo con questa fantastica immagine della nebulosa Elmo di Thor. Situata a 12000 anni luce di distanza, ha una dimensione di 30 anni luce ed è alimentata da una stella Wolf-Rayet pronta ad esplodere in una supernova.
Restate con noi per altre immagini spaziali nerd 😉

Sara

Dune marziane

Mega ciao!
Pronti per la conferenza di domani sera? Intanto godetevi questo primo assaggio della superficie marziana. Nella foto, ripresa dalla Mars Reconnaisance Orbiter, potete vedere una parte della regione Hellas Planitia, un cratere del diametro di 2200 km. Le dune di sabbia formano disegni incredibili all’interno di questo meraviglioso cratere.
A domani!

Sara

Uno, due, tre…libera!

Mega ciao!
Ultime da Marte! La NASA aveva pensato di mettere una base umana sulla sua luna più grande, Phobos, dalla quale gli astronauti avrebbero manovrato i robot presenti sulla superficie di Marte. Ma c’è un problema! Sembra che le tempeste solari carichino elettricamente la superficie di Phobos. Anche se la carica non sembra sufficientemente alta da essere dannosa per gli astronauti, è abbastanza alta da provocare danni alle apparecchiature elettroniche. Quindi la NASA dovrà trovare un’altra soluzione…L’immagine è stata ripresa dalla Mars Reconaissance Orbiter.
A presto!

Sara