Zio Einstein insegna! Vol. 2

Mega ciao!
Scusate l’assenza ma tra esami e organizzazione degli eventi è stato un delirio. Benvenuti quindi alla seconda puntata di zio Einstein insegna!
La scorsa volta vi avevo mostrato la deformazione della struttura dello spazio-tempo provocata dalla presenza di una massa più o meno grande. Ma ci sono effetti visibili? La risposta è si! Uno di questi è il lensing gravitazionale che si divide in tre categorie. La prima è l’effetto di lente forte. Quando osserviamo un ammasso di galassie ci saranno delle galassie che si troveranno dietro ad altre, quindi teoricamente non dovrebbero essere visibili. Ma le galassie più vicine a noi hanno una grande massa che deforma la struttura dello spazio-tempo. Di conseguenza i raggi di luce che vengono dalla galassia più distante non vanno più in linea retta, ma curvano formando degli anelli o degli archi attorno alla galassia che hanno davanti. L’anello (detto anello di Einstein) si forma quando la sorgente e la galassia lente si trovano perfettamente allineate lungo la nostra linea di vista (vedi schema), in caso contrario si formano archi (vedi ammasso Abell 2218). Le immagini qui sotto sono state riprese dal Telescopio Spaziale Hubble.
Parleremo degli altri due tipi di lente gravitazionale nelle prossime puntate!
A presto!

Sara

Novità dalla NASA

Mega ciao!
Riassumiamo qui la sensazionale scoperta annunciata ieri dalla NASA. Grazie all’intelligenza artificiale sono stati scoperti due pianeti extrasolari. Fino a qui niente di strano. La cosa veramente forte è che uno di questi, denominato Kepler-90i, è l’ottavo pianeta scoperto nel suo sistema planetario. Quale altro sistema conosciamo con 8 pianeti? Il nostro! Kepler-90 è il primo sistema extrasolare scoperto ad avere tanti pianeti quanti ne ha il Sistema Solare! Kepler-90 è una stella di tipo solare situata nella costellazione del Drago a circa 2545 anni luce di distanza. La cosa particolare è che, nonostante il numero di pianeti sia uguale al nostro, l’intero sistema è molto più piccolo: il pianeta più esterno ha un semiasse maggiore di 1,01 AU (quello della Terra è di 1 AU = 150 milioni di chilometri). Questo si traduce in periodi orbitali molto corti: il pianeta più esterno orbita attorno alla stella in 331,6 giorni terrestri, mentre Kepler-90i ci mette solo 14,4 giorni. Quest’ultimo è un pianeta roccioso ed è solamente il 30% più grande della Terra. Potrebbe diventare la meta delle nostre vacanze estive? Meglio di no: la sua temperatura è di 426°C, simile a quella di Mercurio. Peccato…anche questo giro ci è andata male!
L’altro pianeta scoperto è Kepler-80g, il sesto nel suo sistema planetario. Orbita attorno ad una stella di tipo K5, che è un po’ più piccola del Sole, in 14,6 giorni terrestri. Gli altri pianeti del sistema hanno periodi orbitali molto più corti: il più breve è quello di Kepler-80f che ci mette solamente 0,98 giorni.
A presto!

Sara

Novità da Kepler

Mega ciao!
Questo giovedì la NASA farà una diretta streaming per annunciare una scoperta fatta dal Telescopio Spaziale Kepler. La diretta inizierà verso le 19:00 (ora italiana). Se vi collegherete alla nostra pagina Facebook seguiremo insieme l’evento, come abbiamo fatto in occasione dell’annuncio riguardante le onde gravitazionali.
Vi ricordo che Kepler è un telescopio spaziale che sta cercando pianeti extrasolari, cioè pianeti orbitanti attorno a stelle diverse dal Sole. La ricerca ha lo scopo di individuare pianeti simili alla Terra che si trovino nella fascia di abitabilità del loro sistema planetario, cioè in quella regione del sistema in cui le temperature sono abbastanza elevate da permettere la presenza di acqua liquida. Nel nostro Sistema Solare questa zona si estende da poco dopo l’orbita di Venere ad un po’ prima dell’orbita di Marte, quindi ingloba solo la Terra. Ma l’ubicazione di questa fascia dipende dalle caratteristiche della stella, come spiegato nel grafico qui sotto.
A presto!

Sara

Un photobomb cosmico

Mega ciao!
Avete presente quando vi state facendo una foto e arriva il simpaticone di turno che si piazza dietro di voi senza farsi scoprire e fa facce strane che ritroverete nell’immagine? Questo fenomeno va sotto il nome di photobomb e al buon Nicolas Cage riesce benissimo anche se ultimamente è stato surclassato. Infatti gli astronomi hanno ripreso la galassia a spirale di Andromeda e si sono ritrovati nella foto una coppia di buchi neri supermassicci! Boom baby: photobomb cosmico! La massa totale del sistema è di 200 milioni di masse solari e i due buchi neri orbitano l’uno attorno all’altro in 80 giorni. Molto probabilmente il sistema binario si è formato dopo che due galassie si sono fuse insieme e i buchi neri supermassicci presenti nei rispettivi nuclei si sono legati tra loro.

L’immagine è il risultato della sovrapposizione di dati X ripresi dal Chandra X-ray Observatory e dei dati ottici ripresi con il Gemini North e con il Palomar.
A presto!

Sara

 

Una supernova lontana

Mega ciao!
Lo so, sono un po’ monotona, ma M82 è la mia galassia preferita quindi ogni tanto devo farla rispuntare fuori. In questa immagine, ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble, potete vedere l’eco di una supernova di tipo Ia esplosa nella galassia. Le supernove di tipo Ia hanno un’origine particolare. Infatti non provengono dalla morte di stelle massicce ma dall’esplosione di una nana bianca. Come mai le nane bianche esplodono? Di solito non lo fanno, ma se si trovano in un sistema binario, cioè legate gravitazionalmente ad un’altra stella, possono accrescere la loro massa a spese della compagna. Una volta raggiunta una massa critica, chiamata massa limite di Chandrashekhar, corrispondente a 1,46 masse solari, tirano un bel botto. La supernova in M82 è esplosa nel 2014. L’eco luminoso che vediamo arriva dal guscio di gas che ha liberato nello spazio e che dista dai 300 ai 1600 anni luce dalla supernova.
A presto!

Sara

Oumuamua

Mega ciao!
Tenetevi pronti perchè questa settimana pubblicherò le date del corso di astronomia per bambini che partirà nel 2018.
Intanto vi lascio con questa notizia: è stato scoperto un oggetto interstellare che sta transitando nel nostro Sistema Solare. Si chiama Oumuamua (la rappresentazione artistica qui sopra arriva dal sito della NASA), è un asteroide dalla forma allungata di provenienza ignota. Sembra infatti che non fosse legato a nessun sistema planetario e che se ne stesse andando a zonzo da solo per la Via Lattea. Ha un colore rosso, ad indicare che l’oggetto è completamente inerte, e non è circondato da polvere o gas. Inoltre è composto da roccia e metalli, senza tracce d’acqua o di ghiaccio. La sua superficie è stata arrossata dall’esposizione ai raggi cosmici. Questo corpo bizzarro, molto diverso dai nostri asteroidi, sta attraversando il Sistema Solare con una velocità di 38,3 km/s.
A presto!

Sara

Quanto siamo nerd Vol. 5

Mega ciao!
Benvenuti alla nuova puntata di: Quanto siamo nerd! Nell’immagine, ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble, potete vedere due getti di materiale, diretti in versi opposti, provocati da una stella appena nata. Qui la stella non è visibile perchè è oscurata dal gas e dalla polvere della nebulosa. Gli astronomi in questo oggetto molto particolare hanno visto la spada laser doppia con cui SPOILER ALERT

Darth Maul ha ucciso Qui-Gon Jinn nel film “Star wars ep. I: La minaccia fantasma”.
Preparatevi psicologicamente perchè dalla prossima volta parleremo delle attività che stiamo organizzando per il 2018.
A presto!

Sara

Quanto siamo nerd Vol. 4

Mega ciao!
Benvenuti ad una nuova puntata di: Quanto siamo nerd!
Nella foto, ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble, potete vedere una bellissima nebulosa nota come “Montagna Solitaria”. La Montagna Solitaria è il regno dei nani, conquistato dal drago Smaug, che Thorin Scudo di Quercia, figlio di Thrain, cercherà di riconquistare nel libro “Lo hobbit”, scritto dal grande J. R. R. Tolkien. La Montagna Solitaria spaziale si trova a 7500 anni luce di distanza, in una fabbrica di stelle nota come nebulosa della Carena. Il pilastro di polvere e gas ha dimensioni molto elevate, circa 3 anni luce, ma le stelle appena nate all’interno della nebulosa lo stanno piano piano distruggendo.
A presto!

Sara

Quanto siamo nerd Vol. 3

Mega ciao!
Eccoci per un’altra puntata di: Quanto siamo nerd!
In queste immagini potete vedere la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, riprese della missione Rosetta. La sonda ha analizzato la cometa da cima a fondo e ne ha prodotto una mappa completa. Tutte le regioni della 67P sono intitolate alle antiche divinità egizie, ma una in particolare è stata dedicata al sacerdote Imhotep, che molti di voi ricorderanno come lo scatenatore delle piaghe d’Egitto nel film “La mummia”. Scherzi a parte, Imhotep è stato un architetto, medico ed astronomo vissuto durante la terza dinastia, tra il 2980 e il 2900 a.C. Nella regione Imhotep, la sonda ha scoperto ghiaccio d’acqua ed un terreno che presenta una storia burrascosa, con buchi nel suolo lasciati dall’espulsione di materiale, massi di diverse dimensioni e, in alcune zone, terreno sabbioso.
A presto!

Sara