La vita negli ambienti estremi

Mega ciao!
Come sapete uno dei campi di ricerca astronomici che sta andando particolarmente forte in questi ultimi anni è quello della ricerca di esopianeti. Le domande a cui si cerca di rispondere sono: ci sono pianeti con condizioni simili a quelle terrestri? Si è sviluppata la vita su questi pianeti? Se si, che tipo di vita? La vita si può sviluppare solo nelle condizioni che si sono rivelate favorevoli per la vita umana? Al momento abbiamo trovato risposta solo alla prima e all’ultima domanda. Si, ci sono diversi pianeti extrasolari simili alla Terra e che si trovano nella fascia di abilitabilità del loro sistema planetario, cioè quella regione in cui le temperature sono tali da permettere la presenza di acqua liquida. No, la vita per potersi sviluppare non ha bisogno delle condizioni particolari che servono all’essere umano. Come facciamo a saperlo? La risposta arriva direttamente dalla Terra, in particolare da quelli che si chiamano ambienti terrestri estremi. Queste sono delle regioni particolari che presentano condizioni invivibili per l’essere umano, in cui però la vita si è sviluppata.
Uno di questi ambienti sono le sorgenti idrotermali subacquee, regioni in cui lo strato del mantello viene in contatto con l’oceano. Qui le temperature sono abbastanza elevate e permettono alla vita di svilupparsi sotto forma di batteri chemiosintetici, che utilizzano il solfuro di idrogeno per la produzione di materiale organico, batteri anaerobici, cioè che vivono in assenza di ossigeno, gamberetti, vermi a tubo, lumache e pesci.
Le sorgenti idrotermali subacquee si trovano anche fuori dalla Terra, su due satelliti situati nel nostro Sistema Solare: Europa, satellite di Giove, ed Encelado, satellite di Saturno. Su Encelado, ricoperto da una crosta ghiacciata spessa diversi chilometri, sono stati visti dei geyser eruttare materiale nello spazio. La sonda Cassini è passata attraverso questo materiale e l’ha analizzato, scoprendo che conteneva idrogeno e quindi confermando la presenza di sorgenti idrotermali. Su Europa invece è stata vista un’eruzione grazie al Telescopio Spaziale Hubble (nell’immagine qui sotto è indicata dalla freccia). Le prossime missioni mirano ad andare ad esplorare gli oceani di Europa ed Encelado per verificare se la vita si sia sviluppata.
A presto!

Sara

Geyser di Encelado ripresi dalla sonda Cassini (Image credits: NASA)
Geyser di Europa ripresi dal Telescopio Spaziale Hubble (Image credits: NASA)