Mega ciao!
SOLUZIONE ASTROQUIZ 2
Vi avevo chiesto dove si
formano l’oro, l’argento e il platino. La risposta corretta è: dalle
kilonovae. Ma cosa sono? Immaginate due stelle di neutroni in un sistema
binario, cioè legate gravitazionalmente l’una all’altra. Queste due
stelle ruotano attorno ad un baricentro comune, ma piano piano perdono
momento angolare, quindi le loro orbite si stringono sempre di più fino a
farle spiraleggiare l’una verso l’altra. Ad un certo punto la forza
di gravità vince e le due stelle di neutroni si fondono. Questo evento
provoca un’esplosione, chiamata appunto kilonova, che fa completamente
disintegrare la stella. L’energia liberata è talmente grande che riesce a
fondere insieme gli elementi in elementi più pesanti, come l’oro,
l’argento e il platino. Fino a pochi anni fa però questo processo non
era noto. Sapete com’è stato scoperto? Grazie alle onde gravitazionali #sialodatoKip.
Infatti l’esplosione in kilonova sprigiona una tale quantità di energia
da provocare una perturbazione della struttura dello spazio-tempo, che
si propaga nello spazio sotto forma di onde. Le onde gravitazionali sono
state teorizzate ancora nel 1915 dal buon vecchio zio Albert Einstein,
ma si è dovuto aspettare il 2015 per avere la tecnologia in grado di
rivelarle #grazieKip.
La prima onda gravitazionale rivelata da LIGO era dovuta alla fusione
di due buchi neri, uno di 29 e l’altro di 36 masse solari. Che massa
avrà il buco nero risultante? 62 masse solari. Adesso starete pensando
che devo aver fumato pesante per scrivere quel 62, perchè scommetto che
anche chi tra voi non ha una laurea sa che 29+36 = 65. Quindi dove ho
lasciato quelle 3 masse solari rimanenti? Non preoccupatevi, non le ho
dimenticate. Quelle 3 masse solari sono state liberate nello spazio
sotto forma di energia, in particolare sotto forma di onde
gravitazionali. Com’è possibile? Beh, ci torna in aiuto zio Albert che,
nella sua teoria della relatività, ci spiega che massa ed energia sono
equivalenti: E = m*c^2, dove E è l’energia, m la massa e c la velocità
della luce. Quindi quelle 3 masse solari sono state trasformate in
5,373×10^47 Joule di energia che si è propagata nello spazio ed è
arrivata fino a noi. La prima fusione di stelle di neutroni è stata
rivelata nel 2017 e ha segnato l’inizio dell’era dell’astronomia
multi-messaggio, in cui gli osservatori che operano a diverse lunghezze
d’onda collaborano per individuare la posizione da cui è partito il
segnale e trovare così la sorgente delle onde gravitazionali.
A presto!
Sara