Un viaggio spaziale Vol. 3

Mega ciao!

I nostri coloni hanno completato la costruzione della base Gagarin su Marte. La serra ha cominciato a funzionare a pieno regime e i botanici stanno coltivando come se non ci fosse un domani. Nel laboratorio gli astrobiologi stanno analizzando i campioni di terreno marziano alla ricerca di forme di vita, mentre nella sala controllo gli astronomi stanno manovrando il telescopio dell’osservatorio per sondare i misteri dell’universo. Tutto funziona a meraviglia ed è arrivato il momento per Gae pilotare il lander verso la Firestorm, per ricongiungersi con il resto dell’equipaggio.

Indossata la tutona spaziale, Gae esce nella bellissima desolazione della notte marziana e, alzati gli occhi al cielo, ammira per l’ultima volta le due piccole lune. Phobos e Deimos si sono formati in modo diverso rispetto alla nostra Luna. Un tempo erano degli asteroidi, che sono stati catturati dal campo gravitazionale del pianeta rosso. La loro superficie è cosparsa da una miriade di crateri. Una cosa divertente è che se andaste a visitare Phobos e decideste di spiccare un piccolo salto atterrereste ad un chilometro di distanza. Attenzione quindi a non darvi una spinta troppo forte, perchè vi ritrovereste a fluttuare nello spazio senza poter più tornare indietro. Insomma, morireste malissimo!

3, 2, 1…decollo! Gae parte e riporta il lander alla Firestorm. Dopo una tranquilla notte di riposo, la comandante ordina a Gae di mettere la navicella spaziale in rotta verso Giove. Non sarà un viaggio semplicissimo: tra Marte e il pianeta gigante del Sistema Solare c’è la grande fascia di asteroidi.

Gli asteroidi sono dei sassi spaziali di dimensione variabile tra qualche centimetro e qualche centinaio di chilometri. Orbitano attorno al Sole seguendo orbite ellittiche. Il problema è che possono essere deviati dalle loro traiettorie a causa dell’attrazione gravitazionale dei pianeti. In questo caso possono entrare in collisione tra loro e schiantarsi sparando nello spazio molti detriti. Questi possono mettersi in rotta di collisione con la Firebolt e provocare danni catastrofici. Essere colpiti da sassi spaziali non è mai una bella cosa, come hanno avuto modo di provare i dinosauri.

Il viaggio prosegue tranquillo e un bel giorno la comandante invita tutti a guardare fuori dall’oblò: la Firestorm sta passando vicino a Vesta, l’asteroide più brillante. Vesta è stato scoperto nel 1807 e ha un diametro di 525 km. E’ stato mappato dal telescopio spaziale Hubble, con cui è stato osservato un cratere talmente profondo che ha scoperto lo strato del mantello dell’asteroide. La visione del cratere è mozzafiato! L’equipaggio osserva la superficie di Vesta allontanarsi e farsi sempre più indefinita, quando all’improvviso scatta la sirena d’allarme. Cosa sarà successo?

Lo scopriremo nella prossima puntata.

A presto!

Sara

Phobos (Image credits: NASA)
Deimos (Image credits: NASA)
Vesta (Image credits: NASA)