I geyser di Europa: un nuovo modello

Mega ciao!

Nel lontano 1609 Galileo Galilei, modificando il tubo ingranditore invantato dagli olandesi, ha creato il primo telescopio. Sondando la volta celeste alla ricerca di risposte riguardo l’universo, Galileo si è fermato ad osservare Giove, il pianeta gigante del Sistema Solare, e ha scoperto che c’erano quattro puntini luminosi, che a prima vista sembravano stelle, particolarmente vicini al pianeta. Col passare delle serate di osservazione si è reso conto che non potevano essere stelle, ma che orbitavano attorno a Giove. Galileo in questo modo ha scoperto i quattro satelliti principali del pianeta, che prendono i nomi di Io, Europa, Ganimede e Callisto.

Europa negli ultimi tempi ha ricominciato a far parlare di sè. Vi ricordate che, dalle osservazioni del Telescopio Spaziale Hubble, sono stati scoperti dei geyser che eruttano materiale nello spazio? Sapendo che sotto la crosta ghiacciata esiste un oceano d’acqua, questo avvenimento ha permesso di ipotizzare la presenza di sorgenti idrotermali subacquee. Cos’aveva di speciale questa notizia? Le sorgenti idrotermali sono presenti anche negli oceani terrestri. E allora? In questi luoghi sulla Terra troviamo vita sotto forma di gamberetti, molluschi e qualche pesciolino. Quindi potremmo avere il sushi gratis su Europa! Fantastico! All you can eat per tutti!Scherzi a parte, ieri è stato pubblicato un nuovo interessante studio su Europa.

Sembra che le eruzioni di vapore acqueo potrebbero originarsi dall’interno della crosta ghiacciata, quindi da una regione molto più superficiale rispetto a quanto ipotizzato precedentemente. Il modello suggerisce che l’acqua si muova all’interno della crosta ghiacciata e che talvolta formi delle tasche che possono eruttare. In queste regioni l’acqua avrebbe una concentrazione di sale maggiore rispetto al resto. Per poter capire se Europa sia abitabile una sonda potrebbe passare attraverso il materiale eruttato e analizzarlo, come ha fatto la sonda Cassini su Encelado. Nel caso in cui le eruzioni provengano dagli accumuli d’acqua all’interno della crosta ghiacciata però la possibilità che ospitino la vita sarebbe molto inferiore. Infatti verrebbe a mancare la fonte di energia e calore fornita da sorgenti idrotermali subacquee. Lo studio di queste sorgenti è quindi essenziale per capire se future missioni su Europa potrebbero riuscire ad identificare segni di vita.

A presto!

Sara

Rappresentazione artistica dei geyser di Europa (Image credits: NASA)