Mega ciao!

Vi ricordate di Oumuamua? E’ stato il primo corpo interstellare scoperto all’interno del Sistema Solare. Le osservazioni hanno portato a determinarne i parametri orbitali e le caratteristiche fisiche, ma il dibattito sulla tipologia di oggetto interstellare è ancora molto acceso. Per via della sua forma un po’ strana si è parlato di navicella aliena, di un pezzo di una tecnologia aliena sofisticatissima, di asteoroide o cometa proveniente da un sistema planetario vicino. L’ipotesi navicella aliena è da scartare (scusate se vi ho illusi). Secondo uno studio pubblicato proprio in questi giorni Oumuamua potrebbe essere il frammento di un pianeta nano. Infatti risulta essere composto per la maggior parte da azoto solido.

L’azoto ghiaccia a temperature bassissime (circa -210°C) ed è stato scoperto dalla sonda New Horizons in enorme quantità su uno dei corpi esterni del Sistema Solare: il mitico Plutone. Su questo pianeta nano la regione più chiara, che assume la forma di un cuore o del muso di Pluto, è composta da ghiaccio d’azoto, su cui ci sono delle montagne di ghiaccio d’acqua che se ne vanno a spasso da una parte all’altra a seconda della stagione.

Per questo motivo si pensa che Oumuamua potrebbe essere un pezzo di un pianeta nano extrasolare che per qualche motivo (uno scontro con un asteroide o la distruzione del pianeta) si è staccato dal corpo d’origine. Questo riuscirebbe a spiegare le sue caratteristiche fisiche come la forma molto piatta, la perdita di materia e la bassa densità.

A presto!

Sara

Rappresentazione artistica di Oumuamua (Image credits: ESO)