2I/Borisov: una cometa in visita da un altro sistema planetario

Mega ciao!

Poco tempo fa vi ho parlato di Oumuamua, il primo oggetto interstellare scoperto a visitare il nostro Sistema Solare. Nel 2019 ne è stato scoperto un altro: la cometa 2I/Borisov. Grazie ai dati raccolti dallo strumento FORS2 del Very Large Telescope, si è scoperto che la cometa è l’oggetto meno contaminato mai osservato. Questo significa che probabilmente non è mai passata vicino ad una stella, quindi la possiamo considerare come un relitto del disco protoplanetario originale.

I dischi protoplanetari sono dischi di polvere e gas, composti dal materiale della nube molecolare che non è collassato a formare la stella. Da queste strutture possono formarsi pianeti tramite accrescimento gerarchico di grani di polvere o tramite il collasso diretto del materiale. Si possono formare anche corpi più piccoli, come satelliti, pianeti nani, asteroidi e comete. Queste ultime sono formate da roccia, polvere e uno strato di ghiaccio. Quando si avvicinano ad una stella il ghiaccio si scioglie e libera nello spazio le polveri che vi erano intrappolate, che vanno a formare una delle code delle comete. Questo significa che ad ogni orbita le comete perdono materiale e si rimpiccioliscono.

Tornando a 2I/Borisov, l’analisi ha rivelato caratteristiche simili alla cometa Hale-Bopp, passata in prossimità della Terra negli anni ’90 (ricordate le sue due code? Erano una cosa pazzesca!). Questo suggerisce che l’ambiente in cui si è formata la cometa 2I/Borisov non fosse tanto diverso da quello in cui si è formato il Sistema Solare. L’analisi ha rivelato che la chioma della cometa è composta da grani compatti della dimensione di 1 mm. Inoltre, la quantità relativa di monossido di carbonio e acqua è cambiata drasticamente man mano che si è avvicinata al Sole, quindi la cometa è composta da materiale che si è formato in diversi luoghi del suo sistema planetario.

Sarà molto importante continuare lo studio e la ricerca di oggetti extrasolari in visita nel nostro Sistema Solare, perchè possono darci informazioni importanti sulla formazione dei sistemi planetari.

A presto!

Sara

2I/Borisov (Image credits: ESO)