Mega ciao!

Cosa succede quando due buchi neri in un sistema binario spiraleggiano l’uno verso l’altro e si scontrano? Si fondono in un buco nero più massiccio emettendo onde gravitazionali, cioè perturbazioni della metrica dello spaziotempo che si propagano sotto forma ondulatoria. Queste onde sono state teorizzate da Einstein con la teoria della relatività generale, ma sono serviti 100 anni per riuscire a scoprirle fisicamente. Infatti, nonostante siano provocate da eventi estremamente energetici, la loro intensità decresce molto velocemente, quindi i rivelatori devono essere in grado di misurare una variazione di distanza pari a 10^(-21). Per ottenere una precisione simile ci sono voluti 100 anni e la mente geniale di Kip Thorne #sempresialodato. La prima onda gravitazionale è stata rivelata da LIGO nel 2015 ed era dovuta alla fusione di due buchi neri, rispettivamente di 36 e 29 masse solari, in un buco nero di 62 masse solari. Adesso starete pensando che non so contare, perchè 29 + 36 fa 65. In realtà, come vedete, i conti li so fare. Allora dove ho dimenticato le 3 masse solari di scarto? Non le ho dimenticate, perchè non sono andate a formare il buco nero finale. Quelle 3 masse solari sono state espulse sotto forma di onde gravitazionali.

Questo dovrebbe farvi capire la portata dell’energia di delle onde gravitazionali. Ci siete arrivati? No? Non preoccupatevi. Vi basta ricordare le parole di zio Einstein: massa ed energia sono la stessa cosa. Questo si traduce nella famosissima formula: E = m * c^2, dove E è l’energia, m la massa e c è la velocità della luce.

Buona settimana dei buchi neri!

A presto!

Sara

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