SOLUZIONE ASTROQUIZ 20: le fasi dei pianeti

Mega ciao!

SOLUZIONE ASTROQUIZ 20

Vi avevo chiesto quali pianeti hanno le fasi come la Luna. Le diverse opzioni erano:

1- Mercurio e Venere

2- Marte e Giove

3- Saturno, Urano e Nettuno.

In realtà è una domanda trabocchetto XD Infatti non vi ho specificato da dove stiamo osservando. Avete risposto tutti Mercurio e Venere, che è corretto se assumiamo di osservare i pianeti dalla Terra. Infatti, come ha scoperto il buon vecchio Galileo con il suo piccolo telescopio, Venere ha le fasi così come Mercurio. Questa è una caratteristica di tutti i corpi che si trovano tra la Terra e il Sole. I due pianeti interni mostrano una fetta di superficie (o di nuvole nel caso di Venere) più o meno grande a seconda del punto dell’orbita in cui si trovano e di dove si trova la Terra lungo la sua orbita. I due pianeti possono trovarsi dietro al Sole (congiunzione superiore) o esattamente in mezzo tra la Terra e la nostra stella (congiunzione inferiore). In questi due casi non riusciamo a vederli. Nei punti di massima elongazione est e ovest i due pianeti sono visibili in fase dopo il tramonto e prima dell’alba rispettivamente.

Questo però succede se siamo sulla superficie terrestre e, con il nostro telescopio, ci scateniamo in osservazioni planetarie come il buon vecchio Galileo. Cosa succederebbe se ci spostassimo in un altro punto del Sistema Solare?

Salite tutti con me a bordo della mia astronave, la Firestorm, e cominciamo il conto alla rovescia per il lancio.

Nell’attesa di partire ci tengo a dirvi che la Firestorm è un’astronave pazzesca! E’ dotata dei più moderni sistemi di depurazione dell’acqua, ha un perfetto scudo che ci protegge dalle radiazioni, ha una notevole scorta di cibo, una serra in cui crescono un sacco di piante commestibili e patate (Mark Watney insegna che sono facili da coltivare e le potete cucinare in tantissimi modi diversi), ha una palestra incredibile in cui potete allenarvi, un cinema e ovviamente tutti i sistemi per creare la forza di gravità, in modo da non perdere troppa massa muscolare. Detto questo siamo arrivati alla fine del conto alla rovescia: 3, 2, 1…l’astronave parte con un grande boato, la folla è in delirio, raggiungiamo gli 11.2 km/s, la velocità di fuga dalla Terra e…ci siamo! Siamo nello spazio!

A questo punto decidiamo di visitare tutti i pianeti del nostro bellissimo Sistema Solare e, dato che siamo organizzati come Sheldon Cooper, lo facciamo con ordine, procedendo dal più vicino al più lontano dal Sole.

Per primo quindi visitiamo Mercurio, il più piccolo pianeta del Sistema Solare. Atterriamo con un lander in una regione del pianeta immersa nella notte, indossiamo la nostra tutona spaziale e scendiamo sulla sua superficie. Ci portiamo dietro il nostro telescopio, un bellissimo Schimdt-Cassegrain da 20 cm di diametro, e la camera CCD, perchè le osservazioni all’oculare non si possono fare. Sapete com’è…se ci togliamo il casco su Mercurio muoriamo malissimo. Osserviamo tutti i pianeti del Sistema Solare e notiamo che nessuno di questi oggetti è in fase, com’era prevedibile visto che nessuno di loro si trova dentro l’orbita di Mercurio.

Soddisfatti dalla nostra osservazione saliamo sul lander, torniamo alla Firestorm e partiamo alla volta di Venere (solo perchè siamo masochisti). Ignorando gli ordini della comandante Sara, due terrapiattisti, che sono riusciti a farsi ammettere nell’equipaggio mentendo spudoratamente alle domande scientifiche, rubano un lander e atterrano su Venere. Guardando fuori dall’oblò notano che il cielo venusiano è tutto giallo, ma non perdono la speranza che le nuvole si spostino, come noi astrofili quando arriviamo in Novegno e c’è così tanta nebbia che sembra di essere a Silent Hill. Quindi indossano la tutona spaziale, prendono il loro telescopio comprato in periodo natalizio nel reparto giocattoli del centro commerciale, aprono l’oblò, escono fuori e….muoiono malissimo! Come la comandante gli aveva detto, su Venere ci sono, oltre a 475°C (ma le nostre tutone spaziali sono di ultima generazione quindi non ci interessa), 95 atmosfere, cioè un’atmosfera 95 volte più pesante della nostra. I due terrapiattisti sono morti schiacciati!

Nel frattempo gli altri membri dell’equipaggio, che alle elementari hanno ascoltato la maestra e hanno studiato bene l’astronomia, si sono trasferiti nella cupola della Firestorm, dove la comandante ha fatto installare un telescopio Ritchey-Cretien da 1 metro di diametro. Osservando i pianeti scoprono che, dall’orbita di Venere, l’unico ad essere in fase è Mercurio. L’equipaggio vorrebbe partire subito alla volta di Marte, ma la comandante Sara ha un’idea geniale. Decide di fermarsi un altro po’ in orbita attorno a Venere e programma tre missioni speciali.

Incarica Gianluca, il genio dei computer, di hackerare il sistema del lander che i due terrapiattisti hanno portato su Venere. Spera infatti che si possa recuperare in qualche modo.

La seconda missione è per Frasca, l’astrobiologa del gruppo, che deve studiare l’atmosfera del pianeta, verificare se la fosfina c’è sul serio e cercare eventuali colonie di microrganismi che se ne vanno a spasso tra le nuvole.

La terza missione è affidata a tutti gli altri membri della ciurma: usate il telescopio per studiare galassie, nebulose e ammassi stellari. Dall’orbita di Venere, continuando a studiare, possiamo svelare un po’ di misteri dell’universo. Passa qualche settimana e…cosa sarà successo?

Lo scoprirete nella prossima puntata!

A presto!

Sara

Mercurio
Venere