I buchi neri vincono ancora!

Mega ciao!

Facciamo slittare la soluzione dell’astroquiz al prossimo post, per lasciare spazio alla bellissima notizia di oggi.

Roger Penrose, Reinhard Genzel e Andrea Ghez hanno vinto il Premio Nobel per la Fisica per le loro straordinarie scoperte riguardanti i buchi neri!

In particolare, Penrose, un geniale matematico e cosmologo, è riuscito a dimostrare che la formazione dei buchi neri è una conseguenza inevitabile della teoria della relatività generale di Einstein.

Genzel e Ghez invece hanno scoperto che al centro della nostra galassia c’è un buco nero supermassiccio. Scoprire fisicamente un buco nero non è un’impresa facile. I buchi neri, come dice il loro nome, sono proprio neri. Quindi non possono essere visti sullo sfondo nero dello spazio. Allora come si possono scoprire? Con metodi indiretti, cioè osservando dei fenomeni nello spazio che li circonda. In particolare, per quanto riguarda Sgr A*, il buco nero al centro della Via Lattea, gli astronomi hanno osservato per qualche decennio le stelle nei pressi del centro galattico. Hanno studiato accuratamente il loro moto e hanno scoperto che si muovono in modo molto interessante. Una stella, che è stata chiamata S2, compie un’orbita ellittica attorno ad un punto in cui non è presente nessun oggetto visibile. Grazie alle osservazioni è stato possibile determinare i parametri orbitali della stella, cioè il periodo di rivoluzione, il semiasse maggiore e quello minore dell’orbita. E’ risultato che la stella ci mette circa 15.2 anni per compiere un’orbita, con un pericentro a 17 ore luce (circa 18 miliardi di chilometri) e un semiasse maggiore di 5.5 giorni luce (circa 143 miliardi di chilometri). In base a questi parametri è stato determinato che, all’interno dell’orbita, deve esserci un oggetto con una massa di circa 3 milioni e 610 mila masse solari (quindi 3 milioni e 610 mila volte più massiccio del Sole). Un oggetto di massa così elevata, situato all’interno di una galassia, può essere solo un buco nero supermassiccio. Il fatto che questo gigante si trovi al centro della Via Lattea, a soli 8000 parsec (circa 2.47×1017 km), è particolarmente esaltante!

Insomma a 3 anni dal premio Nobel per la Fisica per la scoperta delle onde gravitazionali (grande Kip) i buchi neri tornano a vincere il premio più ambito!

Congratulazioni a Penrose, Ghez e Genzel!

A presto!

Sara

Sgr A* (Image credits: Chandra e Spitzer)