Un grande balzo in avanti per la tecnologia

Mega ciao!
Ogni volta che viene spedita una sonda/astronave nello spazio c’è sempre chi scrive papiri sul fatto che non ha senso “sprecare” miliardi di dollari in missioni spaziali. Che tutti questi soldi potrebbero essere utilizzati per migliorare la vita sulla Terra. Però forse non sapete che proprio gli sforzi che sono serviti per queste missioni hanno apportato un notevole miglioramento tecnologico sia nella vita di tutti i giorni che in campo medico. Restando in ambito delle missioni Apollo di cui abbiamo parlato ieri, la tecnologia utilizzata per portare l’uomo sulla Luna ha avuto una gran bella ricaduta qui sulla Terra. Per esempio, la tecnologia dell’Apollo è stata utilizzata per sviluppare un macchinario per la dialisi migliore, con cui il paziente ha più libertà di movimento e viene risparmiata energia elettrica. Uno dei sistemi che servivano per controllare il flusso di propellente nel motore del Saturno V è stato utilizzato anche per gli Space Shuttle. Inoltre, grazie ad esso, è stato sviluppato un sistema medico programmabile, progettato in modo tale da iniettare automaticamente medicinali nel corpo (ad es. insulina). Un altro sistema prodotto in campo medico grazie alla tecnologia delle navicelle Apollo è il pacemaker ricaricabile, un dispositivo impiantato nel torace che serve per tenere sotto controllo le anomalie cardiache.
Le missioni Apollo hanno permesso di creare degli strumenti per l’utilizzo dell’energia rinnovabile: i pannelli solari. Questi, oltre ad essere utilizzati per fornire energia alle case ed ai lampioni, vengono impiegati anche in scala più piccola nelle calcolatrici ed in ambito spaziale come sistema di alimentazione della ISS.
Questi sono solo alcuni dei progressi fatti solamente grazie alle missioni Apollo. Le nuove missioni spaziali, oltre a fornire una grandissima quantità di scoperte scientifiche, continuano a fornire tecnologia che viene applicata nella vita di tutti i giorni. Nei prossimi post andremo a vedere quali sono queste nuove tecnologie.
A presto!

Sara

Leave a Reply