Mega ciao!
Siamo negli anni ’80. Un bambino di nome Elliot una
sera sente degli strani rumori provenire dal capanno degli attrezzi.
Andando ad indagare trova un alieno: E.T. Il piccolo extraterrestre è
stato lasciato sulla Terra dalla sua famiglia, che stava cercando di
scappare dai membri di un’agenzia governativa americana. Elliot ed E.T.
instaurano una bellissima amicizia e il bambino decide di aiutare
l’alieno a tornare a casa. Per questo costruiscono una stazione radio in modo che possa chiamare casa.
Dunque abbiamo visto che dalla Terra si può contattare qualcuno nello
spazio. E’ mai successo che siano arrivati dei segnali che a prima vista
potevano essere attribuibili agli extraterrestri? La risposta è si! Nel
1967 Jocelyn Bell stava lavorando al radiotelescopio perchè stava
conducendo uno studio sui quasar. Studiando le registrazioni scoprì un
segnale di fondo (vedi immagine) che pulsava con estrema regolarità.
Questa sorgente, inizialmente chiamata “Little Green Man” (Piccolo Uomo
Verde) in quanto si pensava che l’origine del segnale fosse artificiale,
era una pulsar. PSR B1919+21 è stata la prima pulsar ad essere stata
scoperta. Ha un periodo di rotazione di 1,337 secondi ed un’età di 16
milioni di anni. Jocelyn ha escluso la provenienza extraterrestre del
segnale dopo averne scoperto un altro di simile in un’altra regione
della volta celeste. Anche questo si è rivelato essere una pulsar. Cosa
sono le pulsar? Sono il risultato della morte di stelle dalle 8 alle
25/30 masse solari. Finito di bruciare tutto il loro carburante le
stelle massicce espellono in modo esplosivo gli strati più esterni della
loro atmosfera, mentre il nucleo si contrae su sè stesso e va a formare
una stella di neutroni (o pulsar). Le pulsar sono stelle che ruotano
molto velocemente ed emettono impulsi nel radio con una precisione
eccezionale.
Purtroppo anche in questo caso le speranze di chi aspetta una chiamata da E.T. sono state ampiamente deluse.
A presto!
Sara

