Mega ciao!
Abbiamo visto che il gas espulso dalla stella durante
l’esplosione in supernova non rimane fermo lì, ma si espande e poi si
dissolve nello spazio interstellare. Questo, come vi ho scritto
nell’ultimo post, avviene in tre fasi. La prima è l’espansione libera,
che dura circa 100-300 anni. In questa fase si assume che la densità del
mezzo interstellare sia trascurabile rispetto a quella del materiale
eiettato. Il gas della supernova comprime il gas interstellare, senza
subire una grande decelarazione. Infatti il mezzo interstellare ha
densità talmente bassa da far risultare il cammino libero medio del gas
della supernova di centinaia di parsec. Cosa vuol dire? Significa che la
distanza percorsa tra due urti successivi tra le particelle del residuo
di supernova e il mezzo interstellare è di centinaia di parsec (dove 1
pc = 3.26 anni luce). Si può quindi dire che non si verificano urti
diretti tra le due componenti, ma l’interazione avviene tramite
accoppiamento magnetico. La perturbazione risulta comunque abbastanza
forte da provocare la formazione di onde d’urto altamente supersoniche,
cioè con velocità che superano quella del suono. Infatti la velocità
tipica del suono nel mezzo interstellare è compresa tra 10 e 100 km/s,
mentre la velocità del gas espulso dall’esplosione si aggira attorno ai
10000 km/s. In queste condizioni possiamo calcolare le soluzioni
dell’onda d’urto e ottenere quindi la densità, la pressione e la
temperatura in funzione della densità del mezzo e della velocità di
espansione.
Come procede l’espansione del gas dopo questi primi 100-300 anni? Lo scopriremo nella prossima puntata.
A presto!
Sara
