La scoperta delle nebulose

Mega ciao!
Abbiamo visto che fu Edwin Hubble a scoprire che le cosiddette “nebulose a spirale” si trovavano fuori dalla Via Lattea ed erano pertanto altre galassie. Andiamo ad analizzare attraverso un po’ di storia dell’astronomia come si è arrivati a questa scoperta.
La storia comincia con un cacciatore di comete: Charles Messier. Questo astronomo nelle sue serate di osservazione sondava il cielo alla ricerca delle comete, cioè di oggetti rocciosi di dimensioni variabili ricoperti da uno strato di ghiaccio d’acqua. Le comete si trovano in orbite ellittiche attorno al Sole e, nel loro percorso, possono passare attraverso il Sistema Solare interno. Man mano che si avvicinano al Sole ricevono più calore, quindi il ghiaccio si scioglie e libera nello spazio le polveri che vi erano intrappolate. Queste vanno a formare la chioma e la coda delle comete, rendendole oggetti un po’ nebulosi. Nel 1758, mentre seguiva una cometa nella costellazione del Toro, Messier riportò una scoperta importante: “[la cometa] Entrò nelle corna del Toro. Io scoprii sopra il corno meridionale, a poca distanza dalla stella Z di questa costellazione, una luce biancastra, allungata similmente alla luce di una candela, non contenente nessuna stella”. L’astronomo aveva appena scoperto la Nebulosa del Granchio! Messier, nella sua ricerca di comete, si imbattè un sacco di volte in oggetti nebulosi che a prima vista sembravano comete, ma che in realtà erano nebulose, ammassi stellari e galassie. Riportò quindi le loro posizioni in un catalogo di “Nebulose e stelle”, che successivamente prenderà il suo nome. Perchè non l’ha chiamato “Catalogo di nebulose, stelle e galassie”? Per il semplice fatto che all’epoca si pensava che tutti gli oggetti nebulosi facessero parte della Via Lattea. Bisognerà aspettare più di un secolo per arrivare alla scoperta delle galassie.
To be continued…

Sara