OSIRIS-REx: missione riuscita!

Mega ciao!

OSIRIS-REx ce l’ha fatta! Ieri sera ha toccato con il suo braccio robotico la superficie dell’asteroide Bennu e ha raccolto dei campioni di polvere. La sonda ritornerà sulla Terra (arrivo previsto nel 2023) e gli scienziati potranno così analizzare di persona il materiale raccolto. L’analisi ci fornirà informazioni importantissime riguardanti l’origine del Sistema Solare. Infatti asteroidi e comete sono i residui del disco protoplanetario da cui si sono formati i pianeti. Preparare la missione OSIRIS-REx non è stato semplice. La sonda è dotata di un braccio robotico che funziona come un aspirapolvere spaziale. L’estremità del braccio doveva toccare brevemente la superficie dell’asteroide per raccogliere i campioni. Quando la sonda è arrivata sull’asteroide però gli astronomi hanno capito che non sarebbe stata un’impresa facile. Infatti Bennu è completamente cosparso di rocce e detriti. Nel caso di una collisione con un masso il braccio robotico avrebbe rischiato di rompersi. Inoltre la raccolta di campioni avrebbe potuto sollevare piccoli sassi che potevano danneggiare irreparabilmente la sonda. Quindi sapete cos’hanno fatto? Hanno contato i sassi! Cosa vuol dire? Hanno semplicemente mappato la superficie di Bennu e l’hanno divisa in diverse regioni a cui hanno dato nomi di uccelli. Infine per ogni regione hanno contato quanti sassi/massi erano presenti, in modo da riuscire a trovare una regione abbastanza libera da detriti e che fosse quindi adatta per la raccolta di campioni. Dopo il successo di ieri sera, il prossimo passo sarà verificare di avere abbastanza materiale. In caso contrario a gennaio tenteranno di raccogliere altro materiale. Se tutto andrà bene tra poco più di due anni i campioni arriveranno sulla Terra e scommetto che le scoperte che porteranno saranno molto entusiasmanti!

A presto!

Sara

Rappresentazione artistica di OSIRIS-REx su Bennu (Image credits: NASA)