Getti extragalattici da un buco nero supermassiccio

Mega ciao!

L’immagine qui sotto è stata ottenuta combinando i dati ottici, infrarossi, X e radio della galassia Centaurus A, situata a circa 13 milioni di anni luce di distanza. Osservazioni a diverse lunghezze d’onda permettono di ottenere informazioni migliori sulle caratteristiche fisiche dell’oggetto osservato e consentono quindi di calcolare limiti migliori sui suoi parametri. Centaurus A è una galassia un po’ particolare: vedete che ha una forma strana? Questo è dovuto al fatto che circa 100 milioni di anni fa due galassie si sono fuse tra loro, originando la galassia che osserviamo oggi. Centaurus A è dotata di un nucleo molto attivo, composto da un buco nero supermassiccio circondato da un disco di accrescimento e da un toro di polvere. Dal buco nero si dipartono dei getti che sparano materiale nello spazio extragalattico a velocità estremamente elevate. I getti di materia che si dipartono dai buchi neri supermassicci possono raggiungere dimensioni elevatissime: pensate che possono essere lunghi anche 3 milioni e 260 mila anni luce (1 megaparsec).

Servono però ulteriori osservazioni per riuscire a capire bene i fenomeni che avvengono in prossimità del buco nero supermassiccio. Qui entrerà in gioco il James Webb Space Telescope, che sarà lanciato nello spazio a ottobre. Il James Webb infatti, operando nell’infrarosso, riuscirà a penetrare attraverso le bande di polvere della galassia e ad osservare con una qualità mai vista prima le regioni in prossimità del buco nero. Le osservazioni ci daranno delle informazioni importantissime che ci permetteranno di comprendere meglio i fenomeni di accrescimento e di produzione dei getti di materia.

Preparatevi psicologicamente perchè il James Webb vi regalerà delle scoperte astronomiche pazzesche!

A presto!

Sara

Centaurus A (Image credits: NASA)