Una galassia affamata

Mega ciao!

Che altro possiamo osservare in queste notti estive? Bariamo ancora e torniamo dalle parti dell’Orsa Maggiore, anche se tecnicamente ci siamo spostati nei Cani da Caccia. Appena sotto l’ultima stella (dipende da dove partite a contare però) della coda dell’Orsa troviamo una galassia spettacolare: M51, chiamata anche Whirlpool (vortice). M51 è una galassia a spirale situata a circa 31 milioni di anni luce di distanza da noi. Originariamente si pensava che fosse una nebulosa situata nella Via Lattea, come tutti gli oggetti un dall’aspetto di nubi sfocate riportati nel catalogo Messier. Quando questo catalogo è stato pubblicato tutte le osservazioni venivano fatte con l’occhio incollato al telescopio (nelle serate più fredde si incollava sul serio e nei giorni successivi gli astronomi assomigliavano a dei panda). Con carta e matita alla mano, disegnavano tutti gli oggetti osservati perchè la fotografia astronomica non esisteva ancora. Così, una bella notte del 1845, l’astronomo William Parsons ha osservato proprio M51 e ha prodotto il disegno che vedete qui sotto, aiutato ovviamente dal telescopio più grande dell’epoca che aveva fatto costruire lui stesso. Grazie alle sue osservazioni degli oggetti nebulosi capì che non erano tutti uguali, ma potevano essere suddivisi in due categorie: le nebulose regolari e le nebulose a spirale. Il suo disegno di M51 evidenzia proprio la struttura a spirale. Notate però che ci sono due agglomerati luminosi? Uno al centro della galassia e uno ad un estremo di uno dei bracci a spirale? Il secondo è il nucleo di una galassia satellite che sta piano piano venendo inglobata nella galassia a spirale. Per confronto, nella seconda immagine potete vedere M51 ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble.

A presto!

Sara

Disegno della galassia M51 (William Parsons)
M51 (Image credits: NASA)