Buchi neri supermassicci Vol.2

Mega ciao!

Uno degli scenari più esotici proposti per spiegare la formazione dei buchi neri supermassicci è quello delle “Dark Stars” (Stelle Oscure) #aDarthVaderpiacequestoelemento. In questo caso, oltre alle stelle di Popolazione III, nell’Universo giovane abbiamo la formazione di stelle sostenute dalla materia oscura. Cosa significa?

Mentre le stelle di Popolazione III, come quelle all’epoca attuale, sono sostenute dai processi di fusione nucleare o dalla contrazione gravitazionale, nel caso delle Stelle Oscure l’energia è fornita da processi di annichilazione della materia oscura. In particolare, il nucleo di queste stelle è costituito dalle WIMPS, le particelle massive debolmente interagenti, che sono state proposte come componenti della materia oscura. Le Stelle Oscure sono più grandi di quelle normali e non emettono radiazione ultravioletta, ma l’emissione avviene nell’infrarosso. Questo è importantissimo perchè di solito è la radiazione UV che contribuisce a spazzare via i residui della nube molecolare dai dintorni della stella, quindi il materiale si accumula nei pressi delle Dark Stars e spiraleggia verso di esse, andando ad accrescerne la massa. In questo modo, in circa 100 milioni di anni le stelle possono accrescere fino a masse di 100 mila masse solari. Alla fine della loro vita, quando l’energia fornita dall’annichilazione della materia oscura viene meno, collasseranno in buchi neri massicci che aumenteranno la propria massa tramite processi di accrescimento o fusione con altri buchi neri. Ma le stelle oscure esistono veramente?

Bella domanda! Visto che emettono nell’infrarosso, si pensa che con il James Webb Space Telescope, che sarà lanciato il 18 dicembre (mancano solo 13 giorni!!!!), si riuscirà ad osservarle. Speriamo che tutto prosegua secondo i piani, che il lancio proceda bene e che i pannelli del telescopio si dispieghino senza problemi.

A presto!

Sara

Darth Vader e la Morte Nera (Image credits: Lucas Film)