SOLUZIONE ASTROQUIZ 43: I Paradosso di Olbers

Mega ciao!

Hanno rinviato il lancio del James Webb Space Telescope al 25 dicembre, quindi preparatevi a passare il Natale con l’ansia. Dopo questa terribile notizia andiamo a vedere la SOLUZIONE ASTROQUIZ 43

Vi avevo chiesto perchè di notte il cielo tra le stelle è pressochè nero. La risposta corretta è: perchè la velocità della luce è finita e l’età dell’Universo non è infinita.La domanda riguardante il cielo nero ha fatto sbattere la testa a molti astronomi nel corso degli anni. Infatti secondo Newton noi viviamo in un Universo statico e infinito, pieno di stelle disposte in modo uniforme. In caso contrario, il buon Sir Isaac pensava che il destino dell’Universo sarebbe stato quello di collassare sotto l’azione della forza di gravità. Negli stessi anni, Edmund Halley era particolarmente preoccupato da questa teoria e si è posto il seguente quesito: “Se ci sono infinite stelle, perchè il cielo di notte è scuro?”. Qualche annetto dopo, nel 1823, Heinrich Olbers ha sviluppato ulteriormente quest’idea. Secondo lui se viviamo in un Universo infinito, trasparente e pieno di stelle, allora in qualsiasi direzione del cielo osserviamo troveremo una stella lungo la nostra linea di vista. Questa considerazione è totalmente in disaccordo con il fatto che il cielo di notte è buio ed è passata alla storia come il paradosso di Olbers. Ma come possiamo risolvere il dilemma?

Olbers pensava che la soluzione al paradosso risidesse nel fatto che lo spazio non è trasparente. Questo significa che abbiamo mezzo interstellare, cioè nubi di gas e polvere, tra una stella e l’altra che assorbono la luce stellare e rendono il cielo nero. Purtroppo Olbers non conosceva ancora i principi della termodinamica, quindi la sua risposta è sbagliata. Infatti, se l’Universo fosse permeato da materia oscurante, questa verrebbe scaldata dalle stelle, la sua luminosità si alzerebbe e raggiungerebbe la stessa intensità di quella stellare. Allora come si risolve il paradosso?

La prima risposta corretta è arrivata dal poeta Edgar Allan Poe. Secondo lui, visto che la velocità della luce è finita e l’Universo non ha un’età infinita, la luce delle sorgenti più lontane non ha ancora avuto il tempo di arrivare fino a noi. La soluzione è stata poi posta in termini scientifici da Lord Kelvin. In parole semplici, la soluzione del paradosso di Olbers è che l’Universo è troppo giovane per essere completamente riempito di luce.

A presto!

Sara

Heinrich Olbers