Chi Vuol Essere Imperatore dell’Impero Galattico: il vincitore è…

Mega ciao!

Siamo arrivati alla fine del nostro gioco.

CHI VUOL ESSERE IMPERATORE DELL’IMPERO GALATTICO: SOLUZIONE E CLASSIFICA FINALE

Vi avevo chiesto quale delle affermazioni sulla prima immagine pubblicata di un buco nero fosse corretta. Le risposte esatte sono: la sorgente si trova in una galassia ellittica supergigante e la massa del buco nero è maggiore di quella del buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea (B e D).

Infatti, la sorgente si trova in M87, una galassia ellittica supergigante situata nella costellazione della Vergine a circa 52 milioni di anni luce di distanza. Il buco nero al centro di questa galassia ha una massa di circa 6 miliardi e 500 milioni di masse solari, decisamente maggiore rispetto alle 4 milioni e 100 mila masse solari di Sgr A*.

Qualcuno ha segnato come risposta corretta anche la A. Vi spiego perchè è sbagliata. L’immagine è stata ottenuta combinando i dati di otto radiotelescopi, non di otto telescopi ottici.

Detto ciò, qui sotto trovate la classifica finale. Direi che è stata una battaglia all’ultimo “Pew Pew” e con un combattimento finale a suon di spade laser degno di quello tra Anakin e Obi-Wan. Dopo la ribellione contro Palpatine possiamo incoronare il nuovo Imperatore dell’Impero Galattico. Complimenti Gaetano Federle!

Grazie a tutti per la partecipazione! A richiesta il prossimo quiz sarà a tema Star Trek. Chi riuscirà a diventare Capitano dell’Enterprise? Lo scopriremo tra qualche mese.

A presto!

Sara

Buona Pasqua

Mega ciao!

Tanti Auguri di Buona Pasqua! Nell’immagine potete vedere la nebulosa Uovo, un oggetto in una fase della sua vita che precede la nebulosa planetaria situato nella costellazione del Cigno a circa 3000 anni luce di distanza. La stella sta lentamente espellendo gli strati dell’inviluppo e, alla fine del processo, diventerà una nana bianca.

Passate una buona festa!

A presto!

Sara

Egg Nebula (Image credits: NASA)

Finalmente si riparte!

Mega ciao!

Novità in arrivo! Pronti?

Finalmente, dopo due anni di assenza dalle scene causa pandemia, tornano le conferenze astronomiche organizzate dal nostro gruppo. E anche questo giro abbiamo ospiti d’eccezione! Il 6 maggio alle ore 21:00 il Dott. Paolo Ochner, astronomo e divulgatore presso l’Osservatorio di Asiago, vi porterà fuori dal Sistema Solare per scoprire “I colori delle stelle”. Forte vero? Vedrete un sacco di spettri e curiosità interessanti!

Per partecipare all’evento per favore prenotate. Ovviamente la conferenza è gratuita, ma il covid gira ancora….rispettare le regole significa proteggere tutti!

Per prenotazioni inviate una mail all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

Buon divertimento!

A presto!

Sara

Corso Avanzato di Astronomia Online: si parte!

Mega ciao!

Il 5 marzo partirà il nostro Corso Avanzato di Astronomia Online. Tutte le lezioni si terranno il sabato pomeriggio alle ore 14:00 su Zoom. Pronti per salire sulla nostra astronave?

Alice Sella vi farà scoprire i luoghi dell’archeoastronomia in Italia. Durante la seconda lezione, Francesca Dal Pozzolo vi porterà tra pianeti extrasolari e ambienti terrestri estremi per cercare di capire in che condizioni può svilupparsi la vita. Nelle restanti sette lezioni vi porterò indietro nel tempo con la storia delle missioni spaziali, vi farò vedere perchè è importante osservare l’Universo a diverse lunghezze d’onda e vedremo la formazione degli elementi chimici, buchi neri, nuclei galattici attivi, materia oscura, come si formano le strutture cosmiche, la teoria della relatività e le onde gravitazionali. Ma c’è di più! Avremo un ospite speciale: Francesca Lucertini, studentessa di dottorato all’Universidad Andrés Bello, che vi parlerà del dottorato di ricerca e del lavoro astronomico che sta portando avanti.

Ho stuzzicato la vostra curiosità? Volete iscrivervi? Inviate al più presto una mail all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

Per ulteriori informazioni chiamatemi al numero

3290689207.

A presto!

Sara

Autostrade di idrogeno nello spazio

Mega ciao!

La Via Lattea si trova nel Gruppo Locale, un insieme di circa 35 galassie che interagiscono tra loro. Fuori dal nostro gruppo troviamo altri gruppi di galassie. Uno dei più famosi è quello di M81, situato nella costellazione dell’Orsa Maggiore a circa 3.5 milioni di parsec di distanza. Qui troviamo M81 (galassia a spirale), M82 e NGC 3077 (galassie irregolari). Le prime due possono essere viste tranquillamente anche con un piccolo telescopio. La cosa interessante però è che se andate ad osservare queste galassie in banda radio notate che c’è una scia di idrogeno che le collega. Questa caratteristica testimonia l’interazione passata tra le tre galassie. Volete saperne di più?

Il 5 marzo partirà il nostro Corso Avanzato di Astronomia Online. Per informazioni chiamatemi al numero

3290689207.

Per iscrivervi inviate una mail entro il 15 febbraio all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

Vi ricordo inoltre che domani alle ore 17:30 troverete il nuovo quiz di Chi Vuol Essere Imperatore dell’Impero Galattico. Pronti a giocare?

A presto!

Sara

Cannibali nello spazio

Mega ciao!

R Aquarii è un sistema binario composto da una nana bianca e da una gigante rossa. La nana bianca cattura il materiale della stella compagna attraverso il punto lagrangiano L1. Dopo un po’ di tempo, il materiale accumulato è abbastanza da scatenare un’esplosione (outburst) che è visibile a diverse lunghezze d’onda come un aumento di luminosità. L’immagine mostra la sovrapposizione dei dati ottici del Telescopio Spaziale Hubble (rosso e blu) e in banda X dell’osservatorio Chandra (viola). In particolare, i dati X mostrano come il getto di materia proveniente dalla nana bianca interagisca con il materiale circostante producendo delle onde d’urto. Da qui capite quanto sia importante studiare l’universo a diverse lunghezze d’onda. Volete saperne di più?

Il nostro Corso Avanzato di Astronomia Online partirà il 5 marzo. Per informazioni chiamatemi al numero

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Per iscrivervi inviate una mail entro il 15 febbraio all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

A presto!

Sara

R Aquarii (Image credits: NASA)

Come scoprire una supernova

Mega ciao!

Avete un telescopio, una macchina fotografica e volete provare a fare gli astronomi? Ci sono alcuni tipi di ricerca che potete portare avanti anche a livello amatoriale. In particolare, potreste essere voi a scoprire delle nuove supernovae in galassie più o meno vicine. Come si fa?

Con le cosiddette survey di galassie. Questo significa che stasera uscite, puntate il telescopio su una galassia e le scattate una foto. Poi, visto che la serata è lunga, puntate il telescopio su altre cinque galassie e le fotografate. Tra un mese uscite di nuovo e fotografate esattamente le stesse galassie. Confrontate le immagini. Se vedete una stella in più avete probabilmente scoperto una supernova. Volete saperne di più sulle supernovae?

Il 5 marzo partirà il nostro Corso Avanzato di Astronomia Online. Per informazioni chiamatemi al numero

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A presto!
Sara

M82 (Image credits: NASA)

Scoperte accidentali

Mega ciao!

Tantissime scoperte astronomiche sono state fatte un po’ per caso. Nel 1965, due tecnici della Bell Telephone stavano conducendo uno studio sulle telecomunicazioni terrestri usando un radiotelescopio. Notarono la presenza di un eccesso di temperatura d’antenna di circa 3 K, distribuito omogeneamente su tutta la sfera celeste, che non poteva essere eliminato in nessun modo. L’origine era ovviamente extraterrestre. Penzias e Wilson si confrontarono con gli astrofisici dell’università di Princeton per cercare di capire a cosa fosse dovuto questo segnale e si resero conto di aver accidentalmente scoperto la radiazione cosmica di fondo, amichevolmente chiamata l’eco del Big Bang. Quali sono le caratteristiche di questa radiazione?

Scopritelo con noi durante il Corso Avanzato di Astronomia Online che partirà il 5 marzo. Per informazioni chiamatemi al numero

3290689207.

Per iscrivervi inviate una mail entro il 15 febbraio all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

Vi ricordo inoltre che domani alle ore 17:30 troverete la domanda da 3000 crediti galattici di Chi Vuol Essere Imperatore dell’Impero Galattico. Mi raccomando, giocate scrivendo nei commenti l’opzione (o le opzioni) che vi sembra corretta (o che vi sembrano corrette) ma NON commentate le vostre scelte. Ci sarà spazio per i commenti nel post con la soluzione che sarà pubblicato martedì.

Vi aspettiamo numerosi sia al corso che al nostro gioco galattico!

A presto!

Sara

Hubble e l’espansione dell’Universo

Mega ciao!

Nei primi anni ’20 Edwin Hubble, studiando le variabili Cefeidi nella “Nebulosa di Andromeda”, riuscì a risolvere il Grande Dibattito sulla natura delle “Nebulose a spirale”. Le Cefeidi sono stelle che variano la loro luminosità pulsando, quindi in alcuni periodi si espandono mentre in altri si contraggono. Esiste una relazione ben precisa che lega periodo di variazione e luminosità, che è una misura della magnitudine assoluta. Dal confronto con la magnitudine apparente (cioè quella osservata) è possibile determinare la distanza dell’oggetto. Hubble scoprì che la distanza della “Nebulosa di Andromeda” era talmente grande da porla al di fuori della Via Lattea. Questa scoperta segnò l’inizio dello studio approfondito delle galassie.

Hubble raccolse tutte le vecchie lastre fotografiche delle “nebulose” e le studiò per capire se fossero veramente nebulose. Cercò poi di classificare le galassie secondo la loro forma. Ne uscì la prima classificazione morfologica delle galassie, riassunta dal Turning Fork diagram (il diagramma a diapason).

Studiando le galassie Hubble fece un’altra scoperta straordinaria: l’Universo si sta espandendo. In particolare, la velocità di recessione delle galassie, cioè la velocità con cui si allontanano da noi, è legata alla loro distanza e, nell’Universo locale, può essere descritta da una relazione molto semplice:

v = d*H0

dove v è la velocità, d è la distanza e H0 è la costante di Hubble, il cui valore stimato grazie alle osservazioni della radiazione cosmica di fondo fatte da WMAP è di circa 71 km/s/Mpc.Questa relazione vi mostra che le galassie più distanti si allontanano da noi molto più velocemente delle galassie più vicine. Interessante vero? Volete saperne di più?

Il Corso Avanzato di Astronomia Online inizierà il 5 marzo. Per informazioni chiamatemi al numero

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A presto!

Sara

Lastra fotografica della galassia di Andromeda

L’acqua liquida nel passato recente Marziano

Mega ciao!

Marte, il quarto pianeta in ordine di distanza dal Sole, ha sempre attirato gli astronomi e gli scienziati della NASA per la sua somiglianza alla Terra. Certo, ogni tanto sono stati presi degli abbagli colossali, come quando Schiaparelli e Lowell hanno pubblicato la scoperta di letti di fiumi e foreste. Questi elementi hanno contribuito a scatenare l’entusiasmo verso il Pianeta Rosso e a creare un sacco di aspettative. Visto che Marte si trova a quattro passi da casa nostra, il primo contatto con i nostri cugini marziani sembrava imminente. Purtroppo, con l’arrivo della sonda Mariner 4 nel 1965, tutte queste aspettative sono state deluse. Non c’erano nè foreste nè fiumi: Marte era completamente deserto. La pressione atmosferica inoltre è terribilmente bassa, quindi non può esistere acqua liquida in superficie. Nonostante queste scoperte, l’esplorazione di Marte è continuata perchè sono state osservate delle formazioni interessanti: letti di fiumi secchi e tracce tipiche lasciate da un oceano quando si espande o si ritrae. Di conseguenza, un tempo su Marte c’era talmente tanta acqua liquida in superficie da alimentare oceani.

La notizia bomba appena uscita è che il Mars Reconnaissance Orbiter ha scoperto che l’acqua è stata presente sulla superficie marziana per un tempo molto più lungo di quanto si pensava. In particolare, l’acqua si è lasciata dietro minerali di sale in un passato molto recente: appena 2 miliardi di anni fa (precedenti stime indicavano che l’acqua liquida è scomparsa dalla superficie 3 miliardi di anni fa). I depositi di sale si trovano in bacini poco profondi, in prossimità di letti di fiumi secchi. Questa scoperta è molto importante per determinare quanto possano essere sopravvissute eventuali forme di vita formatesi sul pianeta.

Volete saperne di più? Il 5 marzo partirà il nostro #CorsoAvanzatodiAstronomiaOnline. Per info chiamatemi al numero

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A presto!

Sara

Immagine del Bosphorum Planum, in cui le macchie bianche corrispondono ai depositi di sale (Image credits: NASA)