Astrobiologia al corso di astronomia

Mega ciao!

Uno dei campi più lanciati dell’astrofisica moderna è quello della ricerca di pianeti extrasolari. Perchè cercare pianeti orbitanti attorno ad altre stelle?

Vogliamo capire se nella nostra galassia sia presente il fratello della Terra, un pianeta che abbia più o meno le stesse condizioni e che possa ospitare la vita. Nel caso in cui dovessimo trovarlo sarebbe possibile andarci o inviare un messaggio ai nostri cugini omini verdi?

Con la tecnologia attuale un viaggio interstellare (#aCooppiacequestoelemento) non è possibile. Inviare messaggi invece non è un problema. E’ già stato fatto! L’unico inghippo sono le grandi distanze. Infatti, il messaggio inviato nel 1974 con il radiotelescopio di Arecibo è diretto verso M13, l’ammasso globulare di Hercules situato a circa 25000 anni luce di distanza da noi. Questo significa che per arrivare a destinazione il messaggio ci mette 25000 anni, quindi per la risposta dobbiamo attendere ancora poco meno di 50000 anni. Fatevi ibernare e ce la farete! Ma come vengono scoperti i pianeti extrasolari e dov’è più conveniente cercare la vita?

Scopritelo con noi durante il nostro Corso Avanzato di Astronomia Online. Per informazioni chiamatemi al numero

3290689207.

Per iscrivervi inviate una mail entro il 15 febbraio all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

Vi aspettiamo numerosi!

A presto!

Sara

ET (Image credits: Universal Pictures)

CHI VUOL ESSERE IMPERATORE DELL’IMPERO GALATTICO: SOLUZIONE E CLASSIFICA

Mega ciao!

CHI VUOL ESSERE IMPERATORE DELL’IMPERO GALATTICO: SOLUZIONE E CLASSIFICA

Vi avevo chiesto cos’è l’Unità Astronomica. La risposta corretta è la d: un’unità di misura della distanza. Infatti, l’Unità Astronomica si utilizza per misurare le distanze quando usciamo dalla Terra, ma restando sempre all’interno del Sistema Solare. In particolare, un’Unità Astronomica (AU) è definita come la distanza media tra la Terra e il Sole, che è di circa 150 milioni di chilometri. Questo significa che la distanza Terra-Sole è di 1 AU. Il semiasse maggiore dell’orbita di Mercurio è di circa 0.387 AU, mentre quello di Nettuno, il pianeta più distante dal Sole, è di circa 30.07 AU.

Nell’immagine qui sotto trovate la classifica. Come vi dicevo, potete partecipare al gioco anche solo alcune settimane ed essere comunque in corsa per il titolo di Imperatore (i punti corrispondenti ad ogni domanda vengono sommati). Questa settimana la domanda valeva 1000 crediti galattici. Se avete indovinato sia questa che la scorsa settimana i 1000 crediti galattici vengono sommati ai 500 che avevate in precedenza. Chi ha sbagliato risposta o ha inserito due opzioni, di cui una sbagliata, non ha ricevuto crediti galattici. Se le regole non sono chiare scrivetemi e cercherò di risolvere i vostri dubbi. Grazie per aver partecipato!

Lunedì prossimo giocherete per 1500 crediti galattici.

Che la forza sia con voi!

A presto!

Sara

L’origine degli elementi chimici

Mega ciao!

Avete mai studiato chimica alle scuole superiori? Se la risposta è si, dovreste aver visto almeno una volta la tavola periodica degli elementi. Avrete già notato che la tavola periodica qui sotto è un po’ diversa da quella classica che trovate nei libri. Come mai?

Qui ogni colore corrisponde al processo che ha originato l’elemento chimico corrispondente. La nucleosintesi primordiale subito dopo Big Bang, avvenuto circa 13 miliardi e 700 milioni di anni fa, ha prodotto solo idrogeno ed elio, con una traccia di litio trascurabile. Sappiamo che gli elementi fino a ferro e nichel vengono prodotti dalle reazioni di fusione nucleare nel nucleo delle stelle. Ma gli elementi più pesanti non possono essere prodotti in questo modo, in quanto le reazioni sarebbero endotermiche. Cosa vuol dire?

Una reazione endotermica è una reazione che necessita di energia per poter avvenire. In natura sono ammesse solo reazioni esotermiche, cioè che liberano energia. Allora come si sono formati gli elementi pesanti?

Alcuni arrivano da processi energetici come le esplosioni in supernova di stelle molto massicce. Anche l’oro, l’argento e il platino?

No! Da dove arrivano?

Volete saperne di più sull’origine degli elementi chimici? Iscrivetevi al nostro Corso Avanzato di Astronomia Online. Per informazioni chiamate il numero

3290689207.

Per iscrivervi inviate una mail entro il 15 febbraio all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

Vi aspettiamo numerosi.

A presto!

Sara

Le prime esplosioni nell’Universo

Mega ciao!

Il cammino del James Webb Space Telescope verso il punto lagrangiano L2 sta proseguendo senza problemi. Uno degli obiettivi della missione è di osservare le primissime esplosioni in supernova verificatesi nell’Universo giovane. Queste esplosioni hanno arricchito il mezzo interstellare di metalli (occhio che per noi astronomia i metalli sono tutti gli elementi più pesanti di idrogeno ed elio…lo so…siamo strani), che hanno portato alla formazione di nuove stelle e pianeti. Quali sono le stelle che hanno generato queste supernovae?

Sono le stelle di Popolazione III, le prime formate nell’Universo. Questi oggetti potevano raggiungere masse di centinaia o migliaia di masse solari, quindi erano decisamente più massicce delle stelle formate nell’Universo attuale. Come mai potevano raggiungere masse così grandi?

A causa della mancanza di metalli nel mezzo interstellare. Infatti, i metalli sono responsabili del raffreddamento delle nubi molecolari. Se togliete questi elementi il raffreddamento diventa inefficace. Questo rende il processo di frammentazione della nube più difficile. Se poi aggiungiamo un campo magnetico il risultato è che, anche se la nube dovesse riuscire a frammentarsi, tutti i frammenti vengono convogliati verso il primo nucleo stellare in formazione, accrescendone la massa. Il risultato è una stella di Popolazione III molto massiccia, che può successivamente collassare in un buco nero di massa intermedia. E i buchi neri supermassicci come si formano?

Per saperne di più iscrivetevi al nostro Corso Avanzato di Astronomia Online. Per informazioni chiamate il numero

3290689207.

Per iscrizioni inviate una mail entro il 15 febbraio all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

A presto!

Sara

Rappresentazione artistica dell’esplosione in supernova di stelle di popolazione III (Image credits: ESO)

Iscrizioni aperte

Mega ciao!

Vi ricordo che avete tempo fino al 15 febbraio per iscrivervi al nostro Corso Avanzato di Astronomia Online. Chi sono le relatrici?

Alice Sella ha una laurea in musicologia storica, è appassionata di storia dell’astronomia e di rievocazioni storiche. Alice vi porterà ad esplorare i luoghi dell’archeoastronomia in Italia.

Francesca Dal Pozzolo ha una laurea triennale in biologia molecolare, una laurea magistrale in cellular and molecular biotechnology e sta proseguendo i suoi studi con un dottorato di ricerca in biomedical sciences a Berlino. Francesca vi porterà ad esplorare gli ambienti terrestri estremi per cercare di capire come si forma e dove è più conveniente cercare la vita.

Io ho una laurea triennale e una magistrale in astronomia. Sto proseguendo i miei studi con un dottorato di ricerca in astrofisica nel paradiso dell’astronomia (il Cile). Con me affronterete tutte le altre lezioni del corso. Partiremo dalla storia dell’esplorazione spaziale, analizzeremo le informazioni che possiamo ottenere osservando l’Universo a diverse lunghezze d’onda, scopriremo l’origine degli elementi chimici, viaggeremo nel tempo per analizzare com’è cambiata la teoria della relatività, ci tufferemo nei buchi neri e capteremo onde gravitazionali. Infine scopriremo cosa si cela al centro dei nuclei galattici attivi, cos’è la materia oscura e come si formano le strutture cosmiche.

Che sia tutto qui?

No! In questo corso avrete anche un bonus. Alla fine di una delle lezioni Francesca Lucertini farà un breve intervento per parlarvi di cosa sta facendo di bello nel suo dottorato di ricerca in astrofisica. Scoprirete cosa fa un astronomo tutto il giorno.

Ho stuzzicato la vostra curiosità? Per maggiori informazioni chiamatemi al numero 3290689207.

Per iscrivervi al corso inviate una mail all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

A presto!

Sara

Bullet Cluster (Image credits: NASA)

Corso Avanzato di Astronomia Online

Mega ciao!

Cominciato bene il 2022? Vi è piaciuto l’oroscopo serio?

Come promesso sta arrivando anche il Corso Avanzato di Astronomia Online! Siete pronti per salire a bordo della nostra astronave? Io, Alice Sella e Francesca Dal Pozzolo vi porteremo in viaggio alla scoperta dell’Universo. Partiremo dai luoghi dell’archeoastronomia in Italia, cercheremo luoghi terrestri con condizioni estreme per capire dove e come si possa essere sviluppata la vita nello spazio. Parleremo della storia dell’esplorazione spaziale, vedremo cosa ci possono mostrare telescopi che funzionano a lunghezze d’onda diverse dal visibile e come si sono formati gli elementi chimici. Faremo una scampagnata indietro nel tempo per capire com’è cambiata la concezione di relatività e gravità da Galileo ad Einstein. Ci tufferemo a capofitto in un buco nero, studieremo le increspature dello spaziotempo e scopriremo cosa contengono i nuclei galattici attivi. Chiuderemo il corso con una lezione sulla materia oscura e la formazione di strutture cosmiche. Volete fare un viaggio con noi alla scoperta dell’Universo?

Il corso comincerà sabato 5 marzo alle ore 14:00. Tutte le lezioni si svolgeranno ONLINE sulla piattaforma Zoom (la potete scaricare gratuitamente) e NON saranno registrate. Il corso partirà al raggiungimento del numero minimo di 15 partecipanti. Per informazioni chiamate il numeri 3290689207 (Sara) o 3387329406 (Alice).

Per iscrivervi inviate una mail, entro il 15 febbraio, all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

Vi aspettiamo numerosi!

A presto!


Sara

Introduzione all’oroscopo 2022

Mega ciao!

Il 2022 sta arrivando e, come promesso, allo scoccare della mezzanotte pubblicherò l’oroscopo serio! Finalmente scopriremo come le stelle e i pianeti influenzeranno…ah no, aspettate un attimo…le stelle e i pianeti non ci influenzano mai. So che sentite dire spesso in televisione, nei giornali o su pagine Facebook a dir poco imbarazzanti che l’astrologia è una scienza, ma non è vero. Evidentemente molti giornalisti moderni cercano di pubblicare titoloni megagalattici solo per acchiappare il maggior numero di click possibile, senza curarsi minimamente dell’attendibilità delle informazioni. Per quanto riguarda gli astrologi, ne potete trovare di due categorie: quelli convintissimi che le stelle e i pianeti influenzano le nostre vite (poverini…alle elementari, medie e superiori si sono persi qualche pezzo per strada…tipo cos’è il metodo scientifico, le distanze astronomiche e come funziona l’alternarsi delle stagioni) e quelli che sanno benissimo che non è vero (ma…sapete com’è…si fanno molti più soldi con l’astrologia che con l’astronomia).

Prima di cominciare l’oroscopo vero e proprio direi che vale la pena fare un po’ di premesse scientifiche, in modo che possiate capire tutti come i cosiddetti calcoli fatti dagli astrologi non sono altro che carta straccia. Partiamo dalla cosa più semplice in assoluto: le costellazioni zodiacali. Cosa sono? Sono semplicemente le costellazioni che troviamo lungo l’eclittica, cioè il cerchio massimo che delinea il percorso apparente del Sole sulla volta celeste. Quante sono? Ovviamente sono 13. Adesso starete pensando: ma cosa cavolo si è fumata Sara per dire che le costellazioni dello zodiaco sono 13? Scommetto che stamattina avete ascoltato Paolo Fox e vi ricordate che l’oroscopo ha 12 segni. Ebbene, gli astrologi continuano imperterriti a dimenticarsi che il Sole attraversa anche la costellazione dell’Ofiuco! Quindi ci sono 13 costellazioni zodiacali, non 12!!! Ma cosa sono esattamente le costellazioni? Dovete sapere che qualche centinaio o migliaio di anni fa non esistevano la televisione e internet, quindi la gente la sera non aveva niente da fare. La cosa fenomenale però è che non c’era nemmeno tutto l’inquinamento luminoso che abbiamo oggi, pertanto si vedevano molte più stelle. Per passare il tempo e per trovare un modo per orientarsi di notte (strano ma vero, non avevano il navigatore satellitare) hanno deciso di fare il gioco di unire i puntini della settimana enigmistica usando le stelle più luminose del cielo. Così sono nate le costellazioni. Occhio che adesso arriva la definizione più precisa: le costellazioni sono figure prodotte unendo a caso le stelle più luminose del cielo. È totalmente assurdo pensare che essere nati in una costellazione piuttosto che in un’altra possa influenzare la nostra vita. Sono figure che abbiamo inventato! Adesso potreste fare una cosa: prendete una mappa del cielo che contenga solo i puntini delle stelle e fate voi il gioco di unirle. Scoprirete che potete creare un sacco di costellazioni diverse, come la costellazione Testa di Goku, Chakra di Naruto, Cicatrice di Harry Potter, Simbolo dei Doni della Morte, Casco di Darth Vader e Anello del Potere. Vi posso assicurare che se Giove e Saturno sono in congiunzione nella Testa di Goku e Venere è in opposizione nel Casco di Darth Vader il lato oscuro della forza crescerà potente in voi e diventerete dei potentissimi Sith…ah no, scusate, scherzavo…mi sono fatta prendere un po’ la mano. Stelle e pianeti non vi influenzano. Purtroppo i vostri sogni di gloria nell’Impero galattico sono destinati a fallire. Vi assicuro che con i pianeti nella configurazione indicata qui sopra ho provato a strozzare a distanza delle persone, ma ho fallito miseramente. Peccato!

Adesso che abbiamo capito cosa sono le costellazioni passiamo al motivo per cui quasi tutte le stelle non possono influenzare la nostra vita. Sono troppo distanti! Cosa vuol dire? Fuori dal Sistema Solare misuriamo le distanze in anni luce. Che roba è? È la distanza percorsa dalla luce in un anno. Bella questa definizione, vero? Però scommetto che non avete ancora capito, perché sulla Terra siamo abituati a misurare le distanze in chilometri (tranne gli americani, che, credendo di fare i fighi, misurano tutto in pollici, piedi o miglia). A quanti chilometri corrisponde un anno luce? Dalle lezioni di fisica del liceo dovreste ricordare che lo spazio percorso è dato dal prodotto tra la velocità e il tempo di percorrenza. La velocità della luce è di circa 300000 km/s, mentre il tempo di percorrenza è un anno, cioè 31 milioni e 536 mila secondi. La distanza percorsa dalla luce in un anno è circa 9461 miliardi di chilometri. Per trovare la distanza in chilometri della stella che vi interessa vi basta moltiplicare questi 9461 miliardi di chilometri per il numero di anni luce di distanza. Insomma, vi vengono dei numeri stratosferici. La stella più vicina, Proxima Centauri, dista circa 4.2 anni luce, cioè quasi 40 mila miliardi di chilometri. La sua luminosità è di appena 0.00116 luminosità solari, quindi è piuttosto debole. Anche considerando stelle più luminose, viste le loro distanze, possiamo escludere che abbiano influenza sulla nostra vita. Vi posso assicurare che vi arriva più energia dalla vostra lavastoviglie. Pensate che la lavastoviglie vi influenzi? Io direi di no, a meno che ovviamente non si rompa e vi allaghi la cucina. In quel caso scommetto che il vostro umore assomiglia molto a quello di Kylo Ren in piena crisi isterica.

Quindi le stelle non ci influenzano proprio? Il Sole vi influenza, ma è a quattro passi da casa vostra. C’è solo un altro caso in cui una stella vi può influenzare: se è massiccia, si trova relativamente vicina al nostro sistema ed esplode in supernova. In questa situazione la ionosfera terrestre si abbasserebbe al punto da provocare l’estinzione della razza umana!

Che altro si legge in giro? Vediamo un po’…c’è chi dice che le foglie in autunno diventano gialle e cadono a causa dello Scorpione (non l’animale, ma la costellazione). Dite che sia vero? Anche no! Evidentemente qualcuno si è perso la lezione delle elementari in cui la maestra di scienze spiegava l’alternarsi delle stagioni. L’asse terrestre è inclinato, quindi a seconda del punto dell’orbita in cui ci troviamo i raggi solari arriveranno più o meno inclinati. Questo determina l’energia ricevuta in una certa zona della superficie terrestre. Lasciate stare lo Scorpione!

C’è chi ha previsto il calo dei contagi da covid qualche mese fa. Anche in questo caso le stelle se ne fregavano altamente e la diminuzione dei contagi poteva essere prevista anche da un bambino di 9 anni, visto che eravamo in lockdown. Ma le stelle ci diranno pur qualcosa, sbaglio?

Certo! Le stelle decantano equazioni differenziali. Il più delle volte parlano da sole, come gli studenti universitari che sclerano mentre preparano gli esami, e dicono a sé stesse che devono mantenere l’equilibrio idrostatico, che devono stare in equilibrio termodinamico locale e che non possono emettere più energia di quella che producono nel loro nucleo. Se si trovano in sistemi binari parlano tra loro tramite la forza di gravità, si mangiano materia a vicenda attraverso cattura diretta dal lobo di Roche o arrivano a condividere il loro inviluppo. A volte spiraleggiano l’una verso l’altra, perdendo energia sotto forma di onde gravitazionali, fino a fondersi insieme. Di noi però non si interessano affatto e tutti questi eventi non possono influenzarci.

Un’ultima cosa. Noterete che i segni zodiacali hanno date diverse rispetto a quelle che trovate nei giornali. Non è un mio errore ovviamente…a causa della precessione degli equinozi, ovvero il movimento a doppio cono dell’asse terrestre dovuto all’attrazione del Sole e della Luna, il punto d’Ariete, che corrisponde all’equinozio di primavera, non si trova più nella costellazione dell’Ariete. Oggi è nei Pesci. Ottimo! A questo punto direi che siete pronti! Ci vediamo qui allo scoccare della mezzanotte 😉

A presto!

Sara

Buon Natale!

Mega ciao!

Anche l’Universo ci regala immagini natalizie. Nell’immagine qui sotto potete ammirare l’ammasso dell’Albero di Natale, situato nella costellazione dell’Unicorno a circa 3000 anni luce di distanza da noi. La regione inquadrata ha una dimensione di circa 30 anni luce, ovvero solo 284 mila miliardi di chilometri (insomma è piccola). Come potete vedere quest’immagine rispecchia quello che vi ho accennato qualche tempo fa: le stelle si formano in ammasso. E’ molto meno probabile che si formino isolate. L’ammasso dell’Albero di Natale e quello del Fiocco di Neve sono ancora parzialmente immersi nella nube molecolare da cui si sono formati. Detto ciò, vi ricordo che oggi è il giorno dell’ansia: la NASA lancia il James Webb Space Telescope. Mi raccomando, non perdetevi questo evento pazzesco! Cominciate a pregare per tutti gli astronomi e astrofisici che passeranno la giornata in crisi isterica.

Continuate a seguirmi anche nei prossimi giorni, perchè arriveranno due novità….ma ve le anticipo già…oggi sono in vena di spoiler. La prima è che a breve pubblicheremo il manifesto del Corso Avanzato di Astronomia Online, che partirà verso metà febbraio. Preparatevi per un altro bel viaggione nell’Universo a bordo della nostra astronave. Vi porteremo verso l’infinito e oltre! Pronti per il secondo spoiler? Rullo di tamburi. Però non un rullo di tamburi normale. Dovete immaginare esattamente quello suonato dall’armata di Stannis durante la battaglia delle Acque Nere (scusate il crossover con Il Trono di Spade, ma ci stava troppo!)….Pronti? Preparatevi psicologicamente perchè il primo gennaio, come da tradizione, pubblicherò l’oroscopo! Siete felici? Ovviamente sarà un oroscopo serio, non come quelli che trovate nei giornali o che trasmettono in tv. Vi spiegherò per filo e per segno come stelle e pianeti non influenzeranno la vostra vita nemmeno nel 2022. Nel frattempo, passate delle buone feste!

Tantissimi Auguri di Buon Natale a tutti!!!

A presto!


Sara

L’ammasso dell’Albero di Natale (Image credits: ESO)

James Webb Space Telescope: a Natale si parte

Mega ciao!

Ormai ci siamo quasi. Domani mattina il James Webb Space Telescope sarà lanciato a bordo del razzo Ariane 5. Potrete seguire l’evento in diretta nel sito della NASA a partire dalle 11:00 (orario italiano). Questo telescopio, considerato l’erede dell’Hubble, sarà posizionato nel punto lagrangiano L2, uno dei punti di equilibrio del potenziale Terra-Sole. Perchè proprio lì?

Posizionare il telescopio in L2 permetterà alla sua orbita di restare allineata con quella della Terra e faciliterà l’operazione di schermatura dalla luce solare da parte dei vari scudi. L’unico problema è che L2 si trova a circa 1 milione e 500 mila chilometri di distanza dalla Terra, quindi in caso si rompa qualcosa non sarà possibile andare a ripararlo. Quanto durerà il viaggio?

Il James Webb impiegherà un mese per raggiungere il punto lagrangiano, di cui tre giorni serviranno per arrivare alla distanza della Luna (circa 384 mila chilometri) e il tempo restante per percorrere il tragitto rimanente. Adesso starete pensando: ma se ci mette solo 3 giorni per percorrere 384000 km, allora non dovrebbe metterci solo 11.7 giorni per percorrere 1 milione e 500 mila chilometri? Normalmente si. Il problema è che non potete arrivare in L2 con grande velocità. Dovete rallentare il telescopio in modo che si fermi lì e non continui il suo viaggio nello spazio. Quindi tra un mese avremo i primi dati?

Non proprio. Prima ci sono un sacco di altre cose da fare. Bisogna dispiegare i pannelli in modo da proteggere il telescopio dal Sole, raffreddare la strumentazione, controllare che le ottiche funzionino bene e che il telescopio sia allineato a dovere. Infine, bisogna calibrare gli strumenti utilizzando sorgenti diverse (comete, stelle, pianeti…) per assicurarsi che l’inseguimento funzioni. Il completamento di queste operazioni richiederà sei mesi. A giugno 2022 se tutto va bene avremo le prime immagini. Cosa osserverà il James Webb?

Questo telescopio sonderà il cielo alle lunghezze d’onda dell’infrarosso. Questa banda dello spettro elettromagnetico, scoperta da William Herschel nel 1800, è importante perchè permette di vedere oltre le nubi di polvere e gas. Di conseguenza sarà possibile osservare le stelle in formazione e le regioni all’interno del toro di polvere che circonda i buchi neri supermassicci. Inoltre permetterà di osservare le atmosfere dei pianeti extrasolari, le esplosioni in supernova delle stelle di Popolazione III e le prime galassie formate nell’Universo. I dati del James Webb porteranno a scoperte astronomiche pazzesche!

Domani non dimenticatevi di collegarvi con la NASA per assistere al lancio!

A presto!

Sara

Ariane 5 (Image credits: NASA)

Si torna a scuola!

Mega ciao!

Finalmente oggi dopo più di un anno siamo tornati a fare attività nelle scuole! Con presentazione power point e sfera didattica abbiamo portato i bambini di quinta elementare a spasso per il Sistema Solare. E’ sempre fantastico deviare giovani menti verso orizzonti astronomici. I bambini sono fenomenali! Fanno sempre domande tostissime.

Se volete portarci anche nelle vostre scuole o in quelle dei vostri figli inviate una mail all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

A presto!

Sara