Pulsar e indicazioni stradali spaziali

Mega ciao!

Le pulsar pulsano nel radio con una precisione talmente incredibile che sono considerate dei fari cosmici. Se una civiltà aliena intelligente si fosse imbarcata nello studio della volta celeste conoscerebbe di sicuro questi oggetti. Allora perchè non usarli per dare agli extraterrestri le indicazioni stradali per arrivare sulla Terra?

Ebbene, questo è già stato fatto. Nell’immagine qui sotto potete vedere la placca posta a bordo delle sonde Pioneer 10 e 11, lanciate rispettivamente il 2 marzo 1972 e il 6 aprile 1973. La Pioneer 10 è diretta verso Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione del Toro, mentre la Pioneer 11 sta andando verso la costellazione dell’Aquila. Assumendo che le due sonde sopravvivano ad eventuali asteroidi e comete presenti lungo il tragitto, impiegheranno rispettivamente 2 milioni e 4 milioni di anni per giungere a destinazione. Che messaggio stiamo mandando agli alieni?

In alto a sinistra c’è l’atomo di idrogeno, l’elemento più abbondante nell’Universo. Poi troviamo un uomo e una donna, il Sistema Solare con la traiettoria della sonda e 14 linee che sembrano essere messe lì a caso. In realtà rappresentano una bellissima mappa stradale: indicano la posizione delle pulsar più vicine a noi. Così ET ci troverà di sicuro….sempre che nel frattempo l’essere umano non abbia deciso di trasferirsi su un altro pianeta, magari in un sistema planetario diverso a qualche decina di anni luce di distanza da qui. Eh….la speranza nel motore a curvatura è dura a morire e poi: “Teletrasportami, Scotty!”

A presto!

Sara

La placca a bordo delle Pioneer 10 e 11 (Image credits: NASA)