L’acqua liquida nel passato recente Marziano

Mega ciao!

Marte, il quarto pianeta in ordine di distanza dal Sole, ha sempre attirato gli astronomi e gli scienziati della NASA per la sua somiglianza alla Terra. Certo, ogni tanto sono stati presi degli abbagli colossali, come quando Schiaparelli e Lowell hanno pubblicato la scoperta di letti di fiumi e foreste. Questi elementi hanno contribuito a scatenare l’entusiasmo verso il Pianeta Rosso e a creare un sacco di aspettative. Visto che Marte si trova a quattro passi da casa nostra, il primo contatto con i nostri cugini marziani sembrava imminente. Purtroppo, con l’arrivo della sonda Mariner 4 nel 1965, tutte queste aspettative sono state deluse. Non c’erano nè foreste nè fiumi: Marte era completamente deserto. La pressione atmosferica inoltre è terribilmente bassa, quindi non può esistere acqua liquida in superficie. Nonostante queste scoperte, l’esplorazione di Marte è continuata perchè sono state osservate delle formazioni interessanti: letti di fiumi secchi e tracce tipiche lasciate da un oceano quando si espande o si ritrae. Di conseguenza, un tempo su Marte c’era talmente tanta acqua liquida in superficie da alimentare oceani.

La notizia bomba appena uscita è che il Mars Reconnaissance Orbiter ha scoperto che l’acqua è stata presente sulla superficie marziana per un tempo molto più lungo di quanto si pensava. In particolare, l’acqua si è lasciata dietro minerali di sale in un passato molto recente: appena 2 miliardi di anni fa (precedenti stime indicavano che l’acqua liquida è scomparsa dalla superficie 3 miliardi di anni fa). I depositi di sale si trovano in bacini poco profondi, in prossimità di letti di fiumi secchi. Questa scoperta è molto importante per determinare quanto possano essere sopravvissute eventuali forme di vita formatesi sul pianeta.

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A presto!

Sara

Immagine del Bosphorum Planum, in cui le macchie bianche corrispondono ai depositi di sale (Image credits: NASA)