Distinguere le supernove

Mega ciao!
Abbiamo visto che ci sono due modi per formare una supernova: l’esplosione di una stella massiccia e l’esplosione di una nana bianca che ha raggiunto la massa limite di Chandrasekhar (circa 1,46 masse solari). Le supernove si differenziano in diverse categorie a seconda dello spettro. Sappiamo che il buon vecchio Sir Isaac Newton aveva scoperto che facendo passare la luce del Sole attraverso un prisma questa si scomponeva nei colori dell’arcobaleno. Lo stesso vale per le altre stelle. La cosa interessante è che sull’arcobaleno si formano delle righe, chiamate righe spettrali, che ci permettono di capire quali elementi chimici compongono la stella. Per farlo basta semplicemente confrontare la lunghezza d’onda delle righe con quelle ottenute in laboratorio. Le supernove di tipo II hanno uno spettro caratterizzato dalle righe di emissione dell’idrogeno. Le supernove di tipo I non presentano righe di idrogeno. Le Ib sono caratterizzate da righe di elio, mentre le Ic non ne hanno. Le supernove di tipo Ia presentano invece una riga del silicio particolarmente evidente.
A presto!

Sara

SN 1987A (Image credits: NASA)
Spettri dei diversi tipi di supernove

Prossimi appuntamenti

Mega ciao!

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato all’osservazione ieri sera!
Vi aspettiamo a Monteviale venerdì 5 luglio (trovate tutti i dettagli nel manifesto qui sotto) e in osservatorio sabato 6 luglio dalle ore 21:00 per la seconda osservazione pubblica della stagione!
A presto!

Sara

29 giugno: osservatorio aperto al pubblico

Mega ciao!
Pronti per osservare il cielo con noi?
Domani sera ci sarà la prima osservazione pubblica della stagione presso il nostro osservatorio. Avrete la possibilità di fare un viaggio nell’universo tra pianeti, stelle, ammassi stellari, nebulose e galassie.
Per informazioni chiamatemi al numero 3290689207 (dopo le 18:30 di domani non risponderò…in osservatorio i cellulari non prendono).
Vi aspettiamo numerosi!

Sara

Esplosioni spaziali: le supernove di tipo Ia

Mega ciao!Andiamo avanti a rispondere alla domanda di Domenico sulle supernove. Abbiamo visto che possono formarsi dalla morte di stelle molto più massicce del nostro Sole. Esistono però diversi tipi di supernove: quelli di tipo I e di tipo II, che a loro volta si suddividono in diverse categorie.Le supernove di tipo Ia si formano in modo diverso rispetto alle altre: non si formano dall’esplosione di una stella massiccia, ma dall’esplosione di una nana bianca composta da carbonio e ossigeno. Ma come fanno le nane bianche ad esplodere se sono stelle morte? Devono trovarsi in sistemi binari, cioè legate gravitazionalmente ad altre stelle. In questo caso la nana bianca comincia a mangiare la stella compagna, fino ad arrivare ad una massa critica, chiamata massa limite di Chandrasekhar, di 1,46 masse solari. A questo punto la nana bianca esplode completamente in una supernova, quindi al centro della nebulosa non resterà assolutamente niente, al contrario delle altre supernove in cui resta una stella di neutroni o un buco nero. Come facciamo a distinguere tra i diversi tipi di supernove?Lo scopriremo nella prossima puntata.A presto!
Sara

Rappresentazione artistica di una nana bianca in accrescimento (Image credits: ESA)

SOLUZIONE ASTROQUIZ 13

Mega ciao!
SOLUZIONE ASTROQUIZ 13
Vi avevo chiesto che evento astronomico hanno registrato i cinesi nel 1054. La risposta corretta è: l’esplosione di una supernova. All’epoca i pianeti del Sistema Solare conosciuti erano solo sei (Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove e Saturno). Urano è stato scoperto da William Herschel nel 1781.
Con questo astroquiz comincio a rispondere alle domande che mi avete fatto quando vi ho chiesto suggerimenti per i prossimi post. Domenico ha chiesto di spiegare cosa sono le supernove.
La supernova rappresenta uno degli stadi finali della vita di una stella massiccia, dalle 8 masse solari in su. Queste stelle, terminata la fase principale della loro vita in cui bruciano l’idrogeno tramite reazioni nucleari, riescono a raggiungere temperature abbastanza elevate da bruciare anche tutti gli elementi successivi e arrivare così ad un nucleo composta da ferro e nichel. A questo punto la stella è talmente pesante che non riesce più a sostenere il suo stesso peso, quindi espelle in modo esplosivo gli strati più esterni della sua atmosfera, in quella che è chiamata esplosione in supernova. Il gas rilasciato andrà a formare una nebulosa come quella che vedete nell’immagine, la Crab Nebula, risultato dell’esplosione della supernova osservata dai cinesi nel 1054. Il nucleo della stella invece comincia a contrarsi e la sua fine dipende dalla massa iniziale della stella: se la massa è compresa tra le 8 e le 25/30 masse solari allora il collasso si ferma e resta una stella di neutroni, mentre se la massa è maggiore la stella collassa in un buco nero.
Esistono diversi tipi di supernove.
To be continued…
A presto!

Sara

SOLUZIONE ASTROQUIZ 12

Mega ciao!

Vi avevo chiesto con quale metodo è stato scoperto il maggior numero di esopianeti. La risposta corretta è: con il metodo dei transiti. Nel corso degli anni sono stati scoperti 4003 pianeti extrasolari e moltissimi altri candidati sono ancora in attesa di conferma. Di questi esopianeti 3086 sono stati scoperti con il metodo dei transiti, mentre solo 755 con il metodo delle velocità radiali. Un notevole contributo alla ricerca di pianeti extrasolari con il metodo dei transiti è stato dato dal telescopio spaziale Kepler, in attività dal 2009 al 2018, che ha scoperto 2343 esopianeti, più altri 2421 candidati. Sempre sul metodo dei transiti si basa la missione TESS, un altro telescopio spaziale lanciato nel 2018, con cui sono già stati scoperti 20 pianeti extrasolari e oltre 700 candidati.
Tra tutti questi pianeti ce ne sono alcuni di tipo terrestre che si trovano nella fascia di abitabilità del loro sistema planetario. Con le missioni future magari riusciremo a capire se si sia sviluppata la vita.
A presto!

Sara

Il telescopio spaziale Kepler

SOLUZIONE ASTROQUIZ 11

Mega ciao!
SOLUZIONE ASTROQUIZ 11
Vi avevo chiesto chi fu uno dei più grandi sostenitori dell’esistenza di infiniti mondi. La risposta corretta è: Giordano Bruno. Nato a Nola nel 1548, Giordano fu un filosofo, uno scrittore ed un frate domenicano. Lui fu un grande sostenitore della teoria copernicana ed è considerato uno dei precursori della teoria della relatività galileiana, ma le sue tesi più importanti furono quelle riguardanti l’Universo: sostenne che l’Universo doveva essere infinito. Nel suo scritto “De l’infinito, universo e mondi” ribadì questo concetto, indicando che l’Universo non aveva un centro, togliendo all’uomo il suo ruolo centrale nel cosmo, e parlò dell’esistenza di infinite stelle attorno alle quali orbitavano infiniti mondi. Per queste e altre idee “sovversive” (all’epoca tutti credevano nelle teorie aristoteliche) Giordano Bruno fu perseguitato, processato e messo al rogo dalla santa inquisizione.
Vi ricordo che è partito il concorso per dare un nome ad un esopianeta. Per partecipare andate qui:
https://altrimondi.inaf.it/iau100/
A presto!

Sara

NameExoWorlds: il sistema HD102195

Mega ciao!
La campagna NameExoWorlds è partita! Ad ogni nazione è stato assegnato un sistema planetario composto da un esopianeta e dalla sua stella. All’Italia è stato assegnato HD102195, un sistema composto da una stella di tipo K0V, cioè una stella un po’ più fredda rispetto al Sole, e da un pianeta gioviano caldo. Questo è il primo esopianeta in cui è stato scoperto metano in atmosfera. Il sistema si trova nella costellazione della Vergine a circa 95 anni luce di distanza ed è stato scoperto con la tecnica delle velocità radiali, cioè andando ad analizzare lo spostamento periodico delle righe spettrali della stella, provocato dal fatto che la stella orbita attorno al centro di massa del sistema. Il pianeta ha un’orbita talmente inclinata che non sarà mai possibile vederlo transitare sul disco della stella. Con una tecnica chiamata spettroscopia di emissione ad alta risoluzione spettrale, che consiste nello studio dello spettro emesso dal lato diurno del pianeta quando si trova alla massima distanza dalla Terra, è stata scoperta la presenza di acqua e metano in atmosfera. La cosa forte è che questa scoperta è tutta italiana!
Volete dare anche voi un nome a questo fantastico gioviano? Partecipate al concorso! E’ facilissimo: cliccate nel link, leggete il regolamento e inviate la vostra proposta!
https://altrimondi.inaf.it/iau100/
A presto!

Sara

VUOI DARE UN NOME AD UN PIANETA?

Mega ciao!Pronti per la grande novità? Faccio parte del comitato nazionale per la campagna NameExoWorlds, organizzata per celebrare il 100° anniversario nell’Unione Astronomica Internazionale (IAU).

VI PIACEREBBE DARE UN NOME AD UN ESOPIANETA SCOPERTO DA POCO?

Da oggi fino al 10 ottobre 2019 potete farlo partecipando alla campagna NameExoWorlds. Ad ogni nazione sono stati assegnati un esopianeta e la sua stella. I nomi di solito sono composti semplicemente da numeri e lettere, che sono brutti e difficili da ricordare. Per questo motivo l’IAU chiede aiuto a voi! Servono dei bei nomi!

Al nostro paese è stato assegnato il pianeta HD102195. Quello che dovete fare è scegliere il nome per il pianeta e quello per la sua stella. I due nomi devono essere collegati da un tema comune, che deve essere abbastanza ampio in modo che, nel caso in cui vengano scoperti altri pianeti nel sistema, si possano trovare dei nomi anche per loro. Vi faccio un esempio semplice (e ovviamente nerd) per capire il concetto: se chiamo la stella “Frodo” e il pianeta “Samvise”, in caso scoprano altri pianeti questi possono essere chiamati con i nomi degli altri componenti della compagnia dell’anello (Gandalf, Pipino, Merry, Aragorn, Boromir, Gimli e Legolas). Occhio che non si possono usare nomi coperti da copyright. Prima di scegliere i nomi leggete bene il regolamento!

Potete partecipare come singoli, in gruppo, come classe o come scuola.Il comitato nazionale di cui faccio parte selezionerà tra le 3 e le 10 proposte migliori che saranno pubblicate nel sito e che potrete votare dal 20 ottobre al 10 novembre. Le due proposte più votate saranno tradotte in inglese e inviate all’IAU per l’approvazione definitiva.

Se la vostra proposta sarà tra quelle selezionate potreste vincere dei favolosi premi tra cui un viaggio di 6 giorni al Telescopio Nazionale Galileo (alle Canarie).

Trovate tutti i dettagli del concorso, il regolamento e la descrizione del nostro sistema planetario nel sito: https://altrimondi.inaf.it/iau100/

Nei prossimi post vi parlerò meglio di HD102195.

Se avete domande riguardanti il concorso scrivetemi!

Scatenatevi!

A presto!

Sara

Domani

Mega ciao!
So che state aspettando con ansia la notizia bomba che vi avevo promesso ieri. Per improvvise cause relativistiche il tempo si è dilatato, quindi la novità uscirà domani!
Portate pazienza ancora un po’…ne varrà la pena 😉
A presto!

Sara