Nebulose, stelle e…galassie

Mega ciao!

In questa immagine potete vedere il “Catalogo di Nebulose e Stelle” prodotto dall’astronomo Charles Messier verso la fine del 1700. Guardatelo bene. C’è qualcosa di strano. Infatti, si nota benissimo la presenza di diverse galassie. Allora perchè Messier l’ha chiamato solo “Catalogo di Nebulose e Stelle?

Scopritelo con noi durante il Corso Base di Astronomia Online che partirà il 26 ottobre. Per informazioni scrivetemi su messenger. Per iscrivervi inviate una mail all’indirizzo astrofilidischio@gmail.com

entro il 10 ottobre.

A presto!

Sara

Una miriade di stelle

Mega ciao!

Gli ammassi globulari sono tra gli oggetti più vecchi della nostra galassia. Di solito si trovano nell’alone della Via Lattea, ma alcuni possono essere visti anche in direzione del centro galattico. Nell’immagine, ripresa dall’Hubble Space Telescope, potete vedere NGC 6638, un ammasso globulare situto nella costellazione del Sagittario a circa 9600 parsec di distanza da noi. Volete saperne di più?

Iscrivetevi all’osservazione pubblica del 3 settembre e al nostro Corso Base di Astronomia Online che partirà il 26 ottobre. Per info e prenotazioni inviate una mail all’indirizzo astrofilidischio@gmail.com

Vi ricordo che domenica 14 agosto dalle 10:30 alle 17:30 (tranne una mezz’ora di pausa pranzo alle 12:30) l’osservatorio sarà aperto per l’osservazione del Sole.

A presto!

Sara

NGC 6638 (Image credits: NASA)

Quando il gas si illumina

Mega ciao!

In quest’immagine pazzesca potete vedere M61, galassia a spirale situata nell’ammasso della Vergine a circa 52.5 milioni di anni luce di distanza da noi. In questa galassia stanno avvenendo processi di formazione stellare violenta. Le stelle si formano nelle nubi molecolari, nuvole di gas e polvere interstellare che possono raggiungere dimensioni di decine o centinaia di anni luce. La cosa interessante è che da una singola nube molecolare si formano più stelle che avranno tutte la stessa età e la stessa composizione chimica. Appena formate queste stelle sono circondate dal residuo della nube molecolare. Il gas viene ionizzato dalla radiazione proveniente dalle stelle appena nate e diventa pertanto visibile. L’osservazione di queste regioni di gas in altre galassie è quindi un segnale che stiamo assistendo a processi di formazione stellare. In quest’immagine, ottenuta sovrapponendo dati ripresi dal Very Large Telescope a diverse lunghezze d’onda, il colore oro rappresenta le regioni di formazione stellare. Volete saperne di più?

Vi ricordo che sono aperte le prenotazioni per l’osservazione pubblica del 3 settembre (per il 6 agosto abbiamo esaurito i posti disponibili). Per info e prenotazioni inviate una mail all’indirizzo astrofilidischio@gmail.com

A presto!

Sara

M61 (image credits: ESO)

Emozioni spaziali

Mega ciao!

Avete presente quando siete in osservatorio, state osservando Giove o Saturno e vi chiedono se è quindi questi due pianeti influenzano l’umore? Da bravi e sensibili astronomi/astrofili a questo punto sentite Newton, Galileo, Keplero, Herschel e Einstein rivoltarsi nella tomba. I due giganti gassosi, gli altri pianeti del Sistema Solare e le stelle non esercitano alcuna influenza sulle nostre vite. Se le cose vanno male non possiamo dare la colpa a loro. Però, pensandoci bene, ci sono dei momenti in cui Giove e Saturno possono influenzare qualcuno, ma attenzione: non influenzano tutti. Solo pochi eletti (a Neo, Trinity e Morpheus piace questo elemento) risentono degli effetti di questi pianeti. Sapete chi sono questi prescelti? No? Ve lo dico io! Sono astrofili, astronomi e astrofisici. Quindi tranquilli: voi che seguite questa pagina siete tra i fortunati! Adesso vi starete chiedendo cos’ho fumato per scrivere certe cose, ma la domanda che dovreste porvi è: quando ci influenzano Giove e Saturno? Pronti per la risposta?

Giove e Saturno ci influenzano ogni volta che la NASA pubblica una nuova immagine ripresa dalle sonde Juno e Cassini. In questi casi rimarrete a bocca aperta, vi emozionerete tantissimo e, se siete un po’ pazzi come me, sarete felici per il resto della giornata! Oggi per esempio è arrivata questa immagine di vortici gioviani, situati al polo nord del pianeta. Queste tempeste sono alte circa 50 km e hanno un diametro di centinaia di chilometri. La cosa pazzesca però sono i colori e le forme dei vortici e delle nuvole circostanti. Sembra che Van Gogh si sia trasferito nello spazio e abbia dipinto l’atmosfera del gigante gassoso del nostro Sistema Solare.

Semplicemente fantastico! Adesso vado a dormire felice tra questi vortici gioviani.

Buonanotte!

Sara

Vortici al polo nord di Giove (Image credits: NASA)

CHI VUOL ESSERE IMPERATORE DELL’IMPERO GALATTICO: SOLUZIONE E CLASSIFICA

Mega ciao!

CHI VUOL ESSERE IMPERATORE DELL’IMPERO GALATTICO: SOLUZIONE E CLASSIFICA

Vi avevo chiesto quale tra le affermazioni proposte fosse falsa. Le risposte corrette sono: A e C. Analizziamo le varie opzioni.

La A è falsa perchè non sempre fusioni successive di buchi neri in ammassi globulari portano alla formazione di un buco nero di massa intermedia. Infatti, la fusione di due buchi neri può produrre un riculo gravitazionale tale da far raggiungere la velocità di fuga dall’ammasso al buco nero risultante, senza lasciargli la possibilità di legarsi e fondersi con altri oggetti compatti.

La C è sbagliata perchè sono stati osservati dei quasar ad alto redshift contenenti buchi neri supermassicci. In particolare, la sorgente SDSS J010013.02+280225.8, situata ad un redshift di circa 6.3, contiene un buco nero di 12 miliardi di masse solari. A quel redshift l’età dell’Universo era inferiore a 900 milioni di anni.

La risposta D, che alcuni di voi hanno segnato come falsa, invece è vera. Infatti negli ammassi di galassie possiamo vedere galassie che si trovano lungo la nostra linea di vista esattamente dietro a galassie ellittiche giganti. Come si fa? Con le lenti gravitazionali previste dalla teoria della relatività generale di Einstein.

Nell’immagine trovate la classifica. La settimana prossima scopriremo chi sarà il nuovo imperatore (o imperatrice) dell’Impero Galattico. Grazie per aver giocato con noi!

A presto!
Sara

Cosa fa un astronomo tutto il giorno?

Mega ciao!

Vi siete mai chiesti cosa fa un astronomo tutto il giorno?

Le cose sono decisamente cambiate rispetto ai tempi in cui il buon vecchio Galileo costruì il primo cannocchiale ed ebbe la geniale intuizione di puntarlo verso la volta celeste. All’epoca e per qualche secolo gli astronomi osservavano direttamente con l’occhio incollato all’oculare (se era abbastanza freddo si incollava sul serio) e disegnavano o riprendevano gli oggetti astronomici utilizzando lastre fotografiche. Oggi le tecnologie sono decisamente migliorate. Pensate che ci sono tantissimi dati e la cosa forte è che sono tutti disponibili. Infatti, immagini riprese dall’Hubble Space Telescope e da tutti gli altri osservatori vengono rese disponibili in immensi archivi online. Potreste chiedervi a cosa serve tornare su immagini già analizzate. Semplice: la stessa immagine può essere usata per scopi scientifici diversi. Per esempio, se avete delle immagini in diversi filtri di un gruppo di galassie potete usarle per calcolare il modello di distribuzione di brillanza superficiale delle singole galassie, cercare supernovae, cercare ammassi globulari con cui studiare le interazioni tra le galassie e fare un sacco di altre cose interessanti.

Dunque gli astronomi passano il tempo a leggere articoli per tenersi aggiornati, a seguire conferenze, workshop e summer school per migliorarsi e imparare tecniche nuove per analizzare i dati. Poi ovviamente fanno ricerca e sono soggetti ad un fenomeno particolare: l’effetto wow! (che non è il messaggio Wow!, bensì l’effetto stupore/meraviglia di cui parlava Claire in Jurassic World #itirannosaurisonobelli). Scherzi a parte, vi racconto cos’è successo oggi in modo da farvi capire bene l’effetto wow. Ho scaricato le immagini riprese dall’Hubble della galassia ad anello AM 0644-741. Una volta aperte con il DS9 (ovviamente il nome del programma per visualizzare le immagini viene da Star Trek #maquantosiamonerd) e zoomato sulle diverse regioni i miei occhi sono diventati così 😍 Inutile dire che ho passato il resto del tempo con il sorriso stampato in faccia a dare comandi ad IRAF (questo nome è un po’ meno nerd…pazienza). Questo è il lavoro più bello che esista!

A presto!
Sara

Chi Vuol Essere Imperatore dell’Impero Galattico

Mega ciao!

CHI VUOL ESSERE IMPERATORE DELL’IMPERO GALATTICO: SOLUZIONE E CLASSIFICA

Vi avevo chiesto cosa possiamo dire sulle supernovae di Tipo II. Le risposte corrette sono due: sono sempre originate da stelle massicce e la luminosità dopo il picco è prodotta dai decadimenti radiativi (C e D).

Infatti, le supernovae di Tipo II sono prodotte dalla morte di stelle dalle 8 masse solari in su che, alla fine della loro vita, espellono in modo esplosivo gli strati dell’inviluppo. Il nucleo diventerà una stella di neutroni o un buco nero, a seconda della massa iniziale. Nelle supernovae di Tipo II la luminosità iniziale è prodotta dall’onda d’urto dell’esplosione. Invece, nei mesi e anni successivi la luminosità è data dai decadimenti radiativi degli isotopi presenti. Ad esempio, nella supernova SN 1987A dopo il picco la curva di luce è dominata dal decadimento del cobalto-56 in ferro-56, con un tempo di dimezzamento di 77 giorni. Il decadimento del cobalto-57 produce un altro pezzo della curva di luce. Oggi, a più di 30 anni dall’esplosione, la curva di luce è dominata dal decadimento del titanio-44.

Nell’immagine trovate la classifica. Vi ricordo che mancano solo 2 domande alla conclusione del gioco. Presto qualcuno di voi si ribellerà all’Imperatore Palpatine. Grazie per aver giocato con noi!

A presto!

Sara

CHI VUOL ESSERE IMPERATORE DELL’IMPERO GALATTICO: SOLUZIONE E CLASSIFICA

Mega ciao!

CHI VUOL ESSERE IMPERATORE DELL’IMPERO GALATTICO: SOLUZIONE E CLASSIFICA

Vi avevo chiesto in che banda dello spettro elettromagnetico conviene osservare se vogliamo studiare regioni nei pressi o oltre il centro della Via Lattea. La risposta corretta è: nell’infrarosso (B). Infatti, se osserviamo in direzione del centro Galattico aumenta la quantità di mezzo interstellare, cioè di nuvole di gas e polvere. Cosa fanno le nebulose?

Assorbono la maggior parte della luce visibile che arriva da sorgenti poste dietro, impedendone la visione. Se osserviamo nell’infrarosso invece riusciamo a vedere oltre le nubi. Un esempio lampante (anche se non è proprio in direzione del centro galattico, ma il processo in gioco è lo stesso) è l’immagine di M16, la nebulosa dell’aquila situata nella costellazione del Serpente, ripresa in ottico e nell’infrarosso. Si vede chiaramente che nell’infrarosso l’assorbimento sparisce quasi completamente e compaiono una miriade di stelle.

Qui sotto trovate la classifica. Alcuni di voi sono diventati Darth, cioè dei veri e propri Sith. Complimenti! Grazie per aver giocato con noi. La prossima settimana giocherete per 150000 crediti galattici. Che la forza sia con voi!

A presto!

Sara

Chi Vuol Essere Imperatore dell’Impero Galattico: Soluzione e Classifica

Mega ciao!

CHI VUOL ESSERE IMPERATORE DELL’IMPERO GALATTICO: SOLUZIONE E CLASSIFICA

Vi avevo chiesto cosa possiamo usare per stimare la massa o la distribuzione di materia oscura in un ammasso di galassie. Le risposte corrette sono: le lenti gravitazionali deboli e il gas caldo (B e D).Come funzionano? Sapete che la teoria della relatività generale dice che grandi masse deformano la struttura dello spaziotempo e deflettono la luce. Negli ammassi di galassie se vedete che le varie sorgenti sono schiacciate e allineate verso una certa direzione in modo statisticamente significativo allora state osservando una lente gravitazionale debole. Con questo fenomeno potete ricavare una stima della distribuzione di materia oscura.

Adesso passate ai raggi X. In questa banda dello spettro potete osservare l’emissione del gas caldo presente nell’ammasso. Un esempio lampante è il caso del Bullet Cluster. Qui si vede chiaramente che il gas caldo non segue la distribuzione della materia luminosa. Di conseguenza c’è più massa di quella che vediamo. Studiando il gas caldo possiamo avere quindi una stima della massa di materia oscura e di com’è distribuita all’interno dell’ammasso.

Qui sotto trovate la classifica. A 70000 punti diventerete apprendisti Sith. Grazie per aver giocato con noi!

A presto!

Sara

Autostrade di idrogeno nello spazio

Mega ciao!

La Via Lattea si trova nel Gruppo Locale, un insieme di circa 35 galassie che interagiscono tra loro. Fuori dal nostro gruppo troviamo altri gruppi di galassie. Uno dei più famosi è quello di M81, situato nella costellazione dell’Orsa Maggiore a circa 3.5 milioni di parsec di distanza. Qui troviamo M81 (galassia a spirale), M82 e NGC 3077 (galassie irregolari). Le prime due possono essere viste tranquillamente anche con un piccolo telescopio. La cosa interessante però è che se andate ad osservare queste galassie in banda radio notate che c’è una scia di idrogeno che le collega. Questa caratteristica testimonia l’interazione passata tra le tre galassie. Volete saperne di più?

Il 5 marzo partirà il nostro Corso Avanzato di Astronomia Online. Per informazioni chiamatemi al numero

3290689207.

Per iscrivervi inviate una mail entro il 15 febbraio all’indirizzo

astrofilidischio@gmail.com

Vi ricordo inoltre che domani alle ore 17:30 troverete il nuovo quiz di Chi Vuol Essere Imperatore dell’Impero Galattico. Pronti a giocare?

A presto!

Sara