SOLUZIONE ASTROQUIZ 18

Mega ciao!
Devo dirvelo, questa volta siete stati proprio bravi! Avete risposto tutti correttamente al mega gioco di ieri.
SOLUZIONE ASTROQUIZ 18
Vi avevo chiesto se astronomia e astronautica hanno dei risvolti nella vita di tutti i giorni. La risposta corretta è: SI.
So che ad alcuni può sembrare una domanda banale, ma vi posso assicurare che c’è chi viene alle osservazioni pubbliche e mi chiede a cosa mi serve questa roba nella vita reale #prendofuoco. Allora direi di partire a descrivere un po’ di cose inventate per l’astronomia e l’astronautica che usiamo tutti i giorni.
I PANNELLI SOLARI sono stati perfezionati per fornire energia elettrica alle sonde, ai satelliti e alle navicelle spaziali.
Il VELCRO è stato inventanto per le prime missioni umane nello spazio, tra cui le missioni Apollo, in modo che gli astronauti non perdessero manuali di istruzioni e altri oggetti utili in giro per la navicella, cosa che avrebbe causato uno spreco di tempo enorme.
Le COPERTE SPAZIALI sono coperte termiche utilizzate dai soccorritori, nei vestiti, nei rivestimenti degli edifici e nelle risonanze magnetiche.
Le FOTOCAMERE DEI CELLULARI provengono dalla ricerca astronomica. Nel 1969 sono stati inventati i primi CCD (Charge-Coupled Device) che sono stati perfezionati per ottenere immagini astronomiche con risoluzione sempre più alta. La tecnologia utilizzata è stata successivamente adattata ai vostri cellulari.
Per non parlare dello sviluppo di software per i vostri COMPUTER. L’IBM è stato utilizzato per mandare il primo americano in orbita attorno alla Terra in un volo di 4 ore e 55 minuti. John Glenn è partito a bordo dell’astronave Mercury-Atlas 6 il 20 febbraio 1962, dopo che un team di donne altamente qualificate aveva programmato l’IBM per ogni fase della missione. Da allora notevoli passi avanti nello sviluppo dei software vengono fatti ogni giorno in astronomia e in astronautica, software che usate anche voi!
Le COLTURE IDROPONICHE, ovvero coltivazioni che non necessitano di terra, sono state sviluppate per le missioni spaziali. Le piante vengono fatte crescere su un sottilissimo strato di sostanze nutritive. Queste possono essere coltivate per fornire cibo agli astronauti per missioni a lungo termine, ma anche sulla Terra evitando di sovraccaricare i campi.
Ci sarebbero ancora tantissimi altri esempi di come l’astronomia e l’esplorazione spaziale abbiano risvolti nella vita di tutti i giorni, ma mi fermo qui.
A presto!

Sara

Prossimo appuntamento

Mega ciao!Grazie a tutti quelli che hanno partecipato all’osservazione del Sole oggi. Purtroppo il meteo non è stato dei migliori: stamattina le nuvole continuavano a girare, ma siamo riuisciti lo stesso ad osservare un po’ di protuberanze, e oggi pomeriggio c’era talmente tanta nebbia che sembrava di essere a Silent Hill. Però non ci arrendiamo! Ci riproviamo il 15 agosto, sempre in osservatorio, dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:30. Per informazioni chiamatemi al numero 3290689207 entro la sera del 14 agosto.

Vi aspettiamo numerosi!

A presto!
Sara

WASP-121b: un esopianeta bizzarro

Mega ciao!
E’ stato scoperto un esopianeta alquanto bizzarro: WASP-121b. Questo pianeta orbita in appena 1,27 giorni terrestri attorno ad una stella a circa 900 anni luce di distanza da noi nella costellazione della Poppa. WASP-121b è un gioviano caldo, poco più grande del nostro Giove, e ha una temperatura atmosferica di circa 2537°C. E’ stato il primo esopianeta in cui è stata scoperta l’acqua in atmosfera. Ma la cosa più interessante è che ha la forma di un pallone da football. Questo perchè sta perdendo gli elementi pesanti che compongono la sua atmosfera, in particolare magnesio e ferro, a causa della forza di gravità della stella. Il pianeta sta perdendo la sua atmosfera in quanto ha una forza di gravità relativamente bassa e si trova particolarmente vicino alla sua stella: la sua orbita ha un semiasse maggiore di appena 0,025 unità astronomiche (per capire cosa significa basta pensare che il semiasse maggiore dell’orbita di Mercurio, il pianeta più vicino al Sole, è di circa 0,387 unità astronomiche). La fuga del magnesio e del ferro contribuisce al picco di temperatura del pianeta, in quanto rendono l’atmsfera opaca alla luce ultravioletta, contribuendo ad aumentare il calore. Lo studio approfondito di questo pianeta può spiegare il processo con cui i pianeti perdono la loro atmosfera primordiale, cosa che è successa anche alla nostra Terra.
Vi ricordo che domani ci sarà osservazione pubblica del Sole presso il nostro osservatorio. Per informazioni chiamatemi entro stasera al numero 3290689207.
Vi aspettiamo numerosi!

Sara

Rappresentazione artistica di WASP-121b (Image credits: NASA)

Alla ricerca di una nuova Terra

Mega ciao!
La ricerca di pianeti extrasolari sta andando forte negli ultimi anni. L’anno scorso è stato lanciato un telescopio dedicato solo a questo obiettivo: TESS. La missione ha dato da subito dei buoni risultati, aiutando a portare il conto degli esopianeti oltre la soglia dei 4000. La notizia bomba delle ultime settimane è che TESS ha scoperto un sistema particolarmente interessante: GJ 357. Il sistema è composto da una stella nana di classe spettrale M, di circa 0,33 masse solari e con una temperatura di circa 3231°C, e da ben tre esopianeti. Il pianeta GJ 357 b è il 22% più grande della Terra e ha una temperatura di 254°C. Questo pianeta viene descritto come una Terra calda, quindi non può ospitare la vita, ed è uno degli esopianeti più vicini scoperti fino ad ora. GJ 357 d è invece molto più interessante. Infatti questo pianeta si trova ai limiti della fascia di abitabilità, cioè della regione del suo sistema planetario in cui le temperature sono tali da permettere la presenza di acqua liquida. Il pianeta riceve la stessa quantità di energia stellare che riceve Marte dal Sole. Sappiamo che un tempo sul Pianeta Rosso erano presenti oceani, quindi è plausibile che anche sulla superficie GJ 357 d ci possa essere acqua liquida, sempre che il pianeta abbia un’atmosfera adeguata. GJ 357 d ha una massa di almeno 6,1 masse terrestri e orbita attorno alla sua stella in circa 55,7 giorni terrestri, ad una distanza equivalente al 20% di quella tra la Terra e il Sole. Non si conoscono ancora le dimensioni e la composizione di questo pianeta, ma se è roccioso è plausibile che abbia una dimensione non superiore al doppio di quella terrestre. Il pianeta centrale, GJ 357 c, ha una massa di almeno 3,4 masse terrestri, ha una temperatura superficiale di 127°C e orbita attorno alla sua stella in 9,1 giorni terrestri. Il sistema merita di essere studiato approfonditamente, dato che su GJ 357 d potrebbero esserci le condizioni adatte per ospitare la vita. Inoltre è particolarmente vicino: è situato nella costellazione dell’Hydra (a Teschio Rosso piace questo elemento) a soli 31 anni luce di distanza.
A proposito di esopianeti vi ricordo che avete tempo fino al 10 ottobre per partecipare al concorso NameExoWorlds, basta che vi colleghiate al sito altrimondi.inaf.it/iau100.
Vi ricordo inoltre che questo sabato ci sarà osservazione pubblica del Sole dalle 10:30 alle 17:30 presso il nostro osservatorio. Per informazioni chiamatemi al numero 3290689207 entro domani sera (sabato non risponderò in quanto in osservatorio i cellulari non prendono).
A presto!

Sara

Il sistema GJ 357 (Image credits: NASA)
Teschio Rosso (Image credits: MARVEL)

Osservatorio aperto 10 agosto 2019

Mega ciao!
Sabato 10 agosto l’osservatorio sarà aperto per l’osservazione del Sole. Potrete vedere da vicino la nostra stella con il telescopio solare Lunt, che permette di ammirare, oltre alle macchie solari (quando ci sono), la granulosità e le protuberanze. L’osservatorio sarà aperto dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:30 (la pausa pranzo mi serve per non collassare come un buco nero nel bel mezzo della spiegazione).
Vi aspettiamo numerosi!
A presto!

Sara

SOLUZIONE ASTROQUIZ 17

Mega ciao!
SOLUZIONE ASTROQUIZ 17
Vi avevo chiesto dove si pensava si trovasse la galassia a spirale di Andromeda all’epoca della pubblicazione del catalogo Messier (1774). La risposta corretta è: nella Via Lattea. Charles Messier era un cacciatore di comete, cioè sondava la volta celeste alla ricerca di nuove comete. Nelle sue serate di osservazione però si è imbattuto in degli oggetti nebulosi, che assomigliavano a delle comete ma non lo erano. Questi oggetti erano nebulose, ammassi stellari e galassie. Il buon Messier ha preso nota delle loro posizioni e nel 1774 le ha pubblicate in un catalogo. La galassia di Andromeda è catalogata sotto la sigla M31, ma nella pubblicazione di Messier è riportata come nebulosa di Andromeda. Si pensava infatti che tutti gli oggetti nebulosi facessero parte della Via Lattea. E’ stato solo molto più tardi, nel 1924, che Edwin Hubble scoprì che le “nebulose a spirale” altro non erano se non delle galassie, situate a milioni di anni luce di distanza. Lui usò le variabili cefeidi scoperte nella “nebulosa di Andromeda” per determinarne la distanza. Queste stelle hanno infatti una relazione ben definita tra periodo e luminosità. Una volta noto il periodo dalle osservazioni è possibile determinare la magnitudine assoluta. Una volta determinata la magnitudine assoluta, dal confronto con la magnitudine apparente è possibile calcolare la distanza dell’oggetto.In questo modo Hubble scoprì che la nebulosa di Andromeda era in realtà una galassia. Sospettando che non fosse l’unico oggetto al di fuori della Via Lattea, ha poi condotto uno studio su tutte le altre “nebulose a spirale” per determinare quante tra queste fossero galassie. Infine ne ha studiato la morfologia e nel 1926 ha pubblicato l’atlante morfologico delle galassie, le cui forme sono riassunte nel famosissimo diagramma a diapason.
A presto!

Sara

Edwin Hubble
La galassia a spirale di Andromeda
Il diagramma a diapason

Grazie a tutti!

Mega ciao!
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato all’osservazione ieri sera, eravate tantissimi! E’ sempre molto bello vedere come l’astronomia riesca ad entusiasmare adulti e bambini 🙂 Ieri abbiamo beccato la serata giusta: stellata pazzesca! C’era il mitico Giove talmente nitido che si riusciva a distinguere anche la grande macchia rossa. La Via Lattea faceva luce e si distinguevano perfettamente ad occhio nudo la galassia di Andromeda e il doppio ammasso di Perseo! Per chiudere in bellezza la serata non poteva mancare M82, la mia galassia preferita. SPETTACOLARE! Spiegato le meraviglie dell’universo per 3 ore e mezza di fila e questo giro è stato particolarmente soddisfacente ricevere solo domande intelligenti! Grazie a tutti!
Vi aspetto in osservatorio il 24 agosto per l’ultima osservazione pubblica notturna della stagione. Tenete d’occhio la nostra pagina facebook e il nostro sito perchè probabilmente organizzerò qualche altra osservazione del Sole.
A presto!

Sara

Osservazione pubblica 3 agosto

Mega ciao!
Vi ricordo che domani sera (3 agosto) ci sarà osservazione pubblica del cielo notturno presso il nostro osservatorio. L’osservazione comincerà dopo le 21:00, appena saranno visibili Giove e Saturno. L’evento sarà annullato solo in caso di pioggia. Per informazioni chiamatemi al numero 3290689207 entro le ore 18:00 di domani (se mi chiamerete più tardi non risponderò in quanto in osservatorio i cellulari non prendono).
Vi aspettiamo numerosi!

Sara

SOLUZIONE ASTROQUIZ 16

Mega ciao!
SOLUZIONE ASTROQUIZ 16
Anche questo astroquiz era un vero o falso. L’affermazione era: in alcuni periodi dalla Terra possiamo vedere ad occhio nudo Marte con le stesse dimensioni della Luna. La risposta è: FALSO! So che alcune immagini che girano su facebook riportano come didascalia che in un certo giorno Marte si può vedere in cielo grande come la Luna, ma se guardate bene l’immagine è quella dell’eclissi di Luna. Non potrete mai vedere Marte così grande ad occhio nudo. Questo potrebbe sembrare strano perchè, come potete vedere in qualsiasi libro di astronomia che parli del Sistema Solare o su wikipedia, il diametro equatoriale di Marte è quasi il doppio di quello della Luna. Però bisogna considerare che è molto più distante: la distanza di Marteall’opposizione, cioè nel punto della sua orbita in cui è più vicino alla Terra, è di circa 55758006 km, mentre la Luna dista da noi appena 380000 km. Di conseguenza le dimensioni angolari dei due oggetti in cielo, che dipendono dalla distanza e dal diametro, sono molto diverse: Marte all’opposizione ha un diametro angolare di 25,1 arcsec, mentre quello della Luna è di circa 1760-2046 arcsec (dove con arcsec si intende secondi d’arco. 1 arcsec corrisponde ad 1/3600 di grado). Le dimensioni angolari della Luna risultano quasi uguali a quelle del Sole, che dista dalla Terra quasi 400 volte più della Luna ed è però 400 volte più grande. Per questo motivo possiamo assistere a delle belle eclissi di Sole, mentre Marte apparirà sempre solamente come un puntino luminoso.
A presto!

Sara

Conferenza e altri eventi

Mega ciao!
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato alla conferenza ieri sera! Avete fatto delle domande veramente interessanti!
Ringrazio anche Dedalofurioso per aver organizzato l’evento 🙂 Speriamo di riuscire a collaborare ancora in futuro.
Vi aspettiamo sabato sera in osservatorio per la terza osservazione pubblica del cielo notturno di questa stagione estiva.
Per informazioni chiamatemi al numero 3290689207 entro le ore 18:00 di sabato (in osservatorio i cellulari non prendono quindi è inutile tentare oltre questo orario).
A presto!

Sara