Diretta per bambini

Mega ciao!
Come state? Vi è piaciuta la diretta di ieri? Ho una proposta da farvi. So per esperienza che i bambini sono particolarmente affascinati dall’astronomia, quindi ho pensato di dedicare a loro una delle dirette. Però non sarà una diretta classica! L’idea è di rispondere alle domande e alle curiosità dei bambini. Quindi ho pensato che, visto anche il periodo di isolamento in cui è difficile trovare un modo per passare il tempo, i bambini potrebbero fare un disegno astronomico che rappresenti la loro domanda. La presentazione power point sarà fatta con i loro disegni. Vi chiedo quindi se vi va di mettere all’opera i vostri figli, nipoti, pronipoti e amici dei vostri figli. Chiedete loro di pensare ad una domanda astronomica, di fare un bel disegno astronomico, fotografate/scannerizzate il disegno e inviatemelo via mail o su whatsapp entro il 1° maggio. La diretta per i bambini sarà domenica 3 maggio alle ore 15:00.
Spero che risponderete in tanti perchè secondo me può venire fuori una diretta interessante. I bambini fanno domande molto più toste rispetto agli adulti.
Fatemi sapere cosa ne pensate 🙂
A presto!

Sara

Secondo Astro Spritz

Mega ciao!
Vi ricordo che domani alle ore 18:00 ci sarà il secondo Astro Spritz in diretta sulla pagina Facebook del Gruppo Astrofili di Schio. Domani vi parlerò di “Luce, spettri e informazioni spaziali”. In teoria dovrei aver capito come funzionano le dirette, quindi non dovrebbero esserci i ritardi della settimana scorsa. In caso contrario sappiate che è colpa della ribellione delle macchine #maledettoskynet. Come per le altre dirette avrete la possibilità di interagire scrivendo nei commenti del video le vostre domande. Cercherò di rispondere a tutti. La vostra missione, se deciderete di accettarla, è di prepararvi uno spritz, sedervi comodamente sul vostro divano e seguire la diretta.
Questo messaggio si autodistruggerà entro 5 secondi.
A presto!

Sara

Vita in ambienti acidi: il Rio Tinto

Mega ciao!
Come abbiamo visto ieri la vita si può sviluppare in luoghi invivibili per l’uomo. In particolare abbiamo analizzato il lago Natron che, nonostante abbia un pH estremamente basico, ospita batteri e fenicotteri. Dall’altra parte della scala del pH troviamo soluzioni estremamente acide #adalienpiacequestoelemento. Nell’immagine qui sotto potete vedere il Rio Tinto, un fiume situato in spagna con un particolarissimo colore rosso #amosèpiacequestoelemento, dato dal ferro disciolto nelle acque. Questo fiume ha un pH estremamente acido, pari a circa 2,2. Si potrebbe pensare che nulla possa sopravvivere a queste condizioni. Invece in queste acque colorate vivono i batteri estremofili anaerobici, che si nutrono del ferro e dei solfuri presenti nelle rocce.
A presto!

Sara

SOLUZIONE ASTROQUIZ 5: pH e vita

Mega ciao!
SOLUZIONE ASTROQUIZ 5
Vi avevo chiesto se la vita riesce a svilupparsi anche in ambienti con pH molto acido o molto basico. La risposta giusta è: VERO. Ma cos’è il pH? E’ una scala di misura che indica l’acidità o la basicità di una sostanza. Ad esempio al liceo mi ricordo che ci facevano misurare il pH di una soluzione utilizzando la cartina tornasole. Questa cartina cambiava colore a contatto con il liquido, con una scala che andava dal rosso per le soluzioni estremamente acide al blu per quelle estremamente basiche. La scala del pH va da 0 (molto acido) a 14 (molto basico). Il pH neutro è 7. E’ stato notato che in alcune regioni della Terra, denominate ambienti terrestri estremi, la vita riesce a svilupparsi anche in condizioni invivibili per l’uomo, in cui i livelli di pH raggiungono valori critici. Nell’immagine qui sotto potete vedere il lago Natron, situato in Tanzania, che ha un pH compreso tra 9 e 10,5, quindi un pH molto basico. Quello che salta subito all’occhio è il colore rosso acceso di questo lago, dato dalla presenza di cianobatteri che cambiano colore per proteggersi dalla luce del Sole. Sebbene in questo lago le condizioni siano critiche per l’uomo, un particolare tipo di fenicotteri ha sviluppato un rivestimento alle zampe che gli permette di resistere al pH del lago. Una cosa interessante è che se un animale o un uomo dovesse morire in questo lago dopo poco tempo si ritroverebbe mummificato #adimhotepnonpiacequestoelemento. Una regione in cui invece il pH è estremamente acido ma la vita riesce a svilupparsi comunque è….
Lo scopriremo nella prossima puntata!
A presto!

Sara

Il Lago Natron

Buona Pasqua

Mega ciao!
Tantissimi auguri di Buona Pasqua a tutti voi 🙂 Passate una bella giornata 🙂
A presto!

Sara

Astro Spritz: Infiniti Mondi

Mega ciao!
Siete pronti per l’Astro Spritz di stasera? Vi aspetto nella pagina Facebook del gruppo Astrofili di Schio alle 18:00 per un fantastico aperitivo astronomico! Oggi vi parlerò di “Infiniti mondi”, mostrandovi un po’ di belle immagini. Per questa diretta proverò ad utilizzare Zoom. Se tutto va come previsto dovreste riuscire a vedermi, sentirmi parlare e dovrei riuscire a condividere con voi lo schermo del mio computer con la presentazione in power point pronta da ieri. Incrociate le dita! In caso di problemi tornerò ad usare la classica diretta Facebook. La vostra missione, se deciderete di accettarla, è quella di prepararvi uno spritz, sedervi sul divano e godervi questo momento astronomico! Come al solito potrete interagire scrivendo le vostre domande nei commenti. Cercherò di rispondere a tutti!
Questo messaggio si autodistruggerà entro 5 secondi!
Vi aspetto numerosissimi!
A dopo!

Sara

SOLUZIONE ASTROQUIZ 4: geyser su Titano

Mega ciao!
SOLUZIONE ASTROQUIZ 4
Vi avevo chiesto in quale satellite sono stati osservati dei geyser di metano. La risposta corretta è: su Titano! Titano è il satellite più grande di Saturno ed è stato esplorato dalla missione Cassini-Huygens. Quello che si nota dalle immagini riprese dalla sonda è che non si riesce a vedere la superficie del satellite. Infatti è completamente avvolto da una fittissima coltre di nuvole. Grazie al modulo di atterraggio Huygens e al radar presente a bordo della Cassini è stato possibile mappare la superficie di Titano. In particolare, Huygens ha scattato diverse foto mentre era in fase di atterraggio. Come potete vedere ci sono delle zone più chiare e altre più scure. Una volta atterrata la sonda ha trovato un terreno fangoso. Si è scoperto che su Titano ci sono fiumi e laghi di metano. Uno dei più grandi, il lago Kraken, ha una superficie di 400 mila km^2! Insomma se avete bisogno di un pieno andate su Titano che è gratis 😉 La Cassini ha scoperto inoltre la presenza di geyser che eruttano metano in atmosfera. Pensate che sul satellite c’è il ciclo del metano, come qui sulla Terra c’è il ciclo dell’acqua. Cosa vuol dire? Sapete tutti che qui sul nostro pianeta ci sono mari, oceani, fiumi e laghi. La loro acqua evapora, va nell’atmosfera, va a formare le nuvole e condensa in goccioline che cadono al suolo sotto forma di pioggia. In questo modo ritorna a far parte di laghi, fiumi, mari e oceani. Questo ciclo continua a ripetersi. Su Titano succede esattamente la stessa cosa, solo che al posto dell’acqua c’è il metano. Una cosa molto interessante è che il satellite ha più o meno la stessa atmosfera della Terra primordiale. Quindi è plausibile che se le temperature fossero state più elevate si sarebbe potuta sviluppare la vita come sul nostro pianeta. Nonostante questo non sia successo si pensa che potrebbero comunque essere presenti delle forme di vita basate sul metano. Infatti le condizioni proibitive per l’essere umano non devono trarvi in inganno: se non possiamo viverci noi non vuol dire che non ci possa vivere qualche essere alieno. Adesso vi starete chiedendo cos’ho bevuto stamattina, perchè scommetto che quello che ho appena scritto vi sembra assurdo. Ebbene vi assicuro che mi sono limitata ad una damigiana di caffè. La prova che degli organismi possono vivere in ambienti in cui le condizioni sono proibitive per la vita umana ci arrivano proprio dalla Terra, in particolare da quelli che vengono definiti ambienti terrestri estremi. Cosa sono?
Lo scoprirete nella prossima puntata!
A presto!

Sara

Titano (Image credits: NASA)
La superficie di Titano ripresa dalla Huygens in fase di atterraggio (Image credits: NASA)

Domani diretta Facebook

Mega ciao!

Domani (5 aprile) alle ore 15:00 sarò in diretta nella pagina Facebook del Gruppo Astrofili di Schio per parlarvi di un po’ di argomenti astronomici. Partiremo dall’Unità Astronomica e potrete interagire con me facendomi delle domande nei commenti del video. Cercherò di rispondere a tutti! Anche in questo periodo oscuro in cui siamo tutti in isolamento non dobbiamo lasciare che i blog complottisti prendano il sopravvento e che friggano i nostri neuroni! Vi ricordo che ogni volta che nasce un terrapiattista il diploma di laurea di un astronomo prende fuoco, Galileo si rivolta nella tomba e Kip (sempre sia lodato) ride per non piangere.

Vi aspetto numerosi!

A domani!

Sara

Conferenza e diretta Facebook

Mega ciao!
Purtroppo, causa coronavirus, la conferenza del 17 aprile è rinviata a data da definirsi.
Se volete comunque sentir parlare di astronomia collegatevi alla pagina Facebook del gruppo astrofili di Schio domenica alle ore 15:00. Farò una diretta in cui vi parlerò di un po’ di argomenti astronomici. Il tema principale della diretta sarà l’Unità Astronomica, con la soluzione dell’ultimo ASTROQUIZ. Poi risponderò ad alcune delle domande che mi avete inviato. Se ne avete altre le potete scrivere come commento a questo post oppure direttamente durante la diretta di domenica. Probabilmente non ci sarà tempo per rispondere a tutti, ma non preoccupatevi: le risposte arriveranno nelle dirette successive!
A presto!

Sara

La mappa di Venere

Mega ciao!
Abbiamo visto che essere degli astronomi su Venere sarebbe un po’ complicato: con i telescopi non riusciamo a vedere oltre le nuvole. Però siamo riusciti a dare un’occhiata da vicino alla superficie di questo pianeta grazie alle sonde Venera 13 e 14, che sono atterrate con successo. Il problema è che, viste le condizioni estreme, le due sonde sono morte dopo poco più di un’ora dall’atterraggio #RIP. A questo punto interviene la NASA, che nel 1989 ha spedito su Venere la sonda Magellano. La Magellano non è atterrata sul pianeta come le altre due sonde, ma è rimasta ad orbitargli attorno. Adesso vi starete chiedendo che senso ha, dato che dall’esterno non si riesce a vedere la superficie di Venere. Giustissima osservazione, ma la NASA lo sapeva benissimo quindi ha dotato la sonda di un radar. Il radar è uno strumento che invia un segnale che attraversa le nuvole, rimbalza al suolo e torna indietro. La sonda capta il segnale di ritorno e tutti i dati che si porta dietro. In questo modo è possibile mappare completamente la superficie di un pianeta! Pazzesco! Potete vedere le mappe prodotte nelle immagini qui sotto. Quella bella colorata, con tante regioni azzurre, è ovviamente in falsi colori che servono per evidenziare il dislivello tra le varie regioni. Dalle mappe prodotte si nota che ci sono un po’ di crateri prodotti dallo schianto di asteroidi. La cosa interessante però è che sono crateri molto giovani: il più vecchio ha solo 800 milioni di anni! Adesso vi starete chiedendo cos’ho fumato per dirvi che un cratere di 800 milioni di anni è giovane. La risposta corretta è: niente #LOL. Vi ho detto che è giovane perchè è proprio così. Posso capire che nella vita di un essere umano 800 milioni di anni siano un sacco di tempo, ma per l’universo assolutamente no! Per i crateri presenti sui pianeti e sui satelliti del Sistema Solare nemmeno. Infatti il Sole si è formato 4 miliardi e 700 milioni di anni fa, i pianeti circa 200 milioni di anni più tardi (quindi 4 miliardi e 500 milioni di anni fa). Quando il Sistema Solare si è formato era cosparso di asteroidi, cioè di giganteschi sassi spaziali che possono raggiungere dimensioni notevoli. Questi corpi sono andati ad impattare su tutti i pianeti e tutti i satelliti del nostro sistema, producento un sacco di crateri. Volete la prova? Stasera, se il tempo regge, alzate gli occhi al cielo (potete farlo tranquillamente dal balcone di casa, senza uscire…mi raccomando non andate a rischiare di prendervi il Coronavirus #gliastrofilirestanoacasa) e guardate la Luna. La maggior parte dei crateri che vedete sulla sua superficie sono la prova di questo grande bombardamento iniziale da parte degli asteroidi. Questo fenomeno, essendosi verificato quando il nostro sistema era appena nato, ha prodotto dei crateri miliardi di anni fa. Questo è il motivo per cui vi ho detto che crateri di 800 milioni di anni fa sono giovani. Ma se il grande bombardamento iniziale è avvenuto miliardi di anni fa perchè non troviamo crateri di miliardi di anni su Venere? Semplice: la superficie di Venere ha subito un ringiovanimento a causa delle colate laviche dei vulcani, che sono andate a ricoprire completamente i crateri più vecchi. Per oggi è tutto! Vi ricordo che domenica alle 15:00 farò la seconda diretta Facebook e vi parlerò di un po’ di argomenti astronomici (nemmeno il Coronavirus riuscirà a fermarci), partendo dalla spiegazione dell’ultimo ASTROQUIZ. Se avete delle domande o delle curiosità scrivetemi e cercherò di rispondere in diretta. In caso, per questioni di tempo, non riesca a rispondere domenica alla vostra domanda non disperatevi. Farò delle altre dirette quindi prima o poi la risposta arriverà!
A presto!

Sara

Mappa radar di Venere (Image credits: NASA)
Mappa radar di Venere (Image credits: NASA)